La Commissione europea ha annunciato la modifica del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato e la revisione degli strumenti della politica della concorrenza per consentire ai paesi di sostenere economicamente le aziende in difficoltà a causa della pandemia COVID-19. Per accelerare la transizione digitale e verde saranno possibili aiuti di Stato per lo sviluppo di reti a banda larga, l’apertura di fabbriche per semiconduttori e le innovazioni nei settori dell’energia.
Aiuti di Stato per banda larga e chip
Quella adottata dalla Commissione europea è la sesta modifica del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato (prorogati fino al 30 giugno 2022). Solitamente gli aiuti di Stato sono vietati, ma per fronteggiare la crisi economica derivante dalla pandemia COVID-19, l’Europa ha applicato varie deroghe alla disciplina attuale ed esenzioni per determinati settori economici. Per contribuire alla transizione digitale è prevista l’approvazione di misure di sostegno per la realizzazione delle infrastrutture a banda larga.
Considerata la carenza di chip, dovuta alle difficoltà di approvvigionamento, la Commissione potrebbe approvare un sostegno per l’apertura di nuove fabbriche in Europa. Uno dei possibili beneficiari dell’aiuto di Stato potrebbe essere Intel. L’obiettivo è incrementare la quota di mercato fino al 20% per ridurre la dipendenza dai produttori asiatici.
Per quanto riguarda la transizione verde sono previste misure di sostegno a favore di aziende che investono nella decarbonizzazione, nell’economia circolare e nell’efficienza energetica. La Commissione continuerà inoltre a sostenere le iniziative degli Stati membri relative ai progetti di comune interesse europeo (IPCEI), favorendo la partecipazione delle PMI.