La Commissione europea aveva annunciato una serie di modifiche alle norme sugli aiuti di Stato. Dopo aver proposto quelle per la banda larga sono state comunicate oggi le novità in merito agli IPCEI (Progetti di Comune Interesse Europeo), per i quali l’Italia ha già previsto una serie di agevolazioni.
IPCEI: aggiornamento delle norme
Le nuove norme sugli aiuti di Stato per i progetti di comune interesse europeo sono state adottate dopo aver valutato quelle attuali (in vigore dal 2019) e aver consultato gli Stati membri, le associazioni imprenditoriali, i gruppi di interesse, le singole imprese, le ONG e i cittadini. La Commissione ha considerato inoltre le decisioni relative a tre IPCEI già approvati, due per il settore delle batterie e una per il settore della microelettronica.
In particolare le nuove norme:
- rafforzano il carattere europeo e aperto degli IPCEI, prevedendo il coinvolgimento di almeno quattro Stati membri e prescrivendo che siano concepiti e strutturati in modo trasparente e inclusivo
- facilitano la partecipazione delle PMI, accrescono i vantaggi del loro coinvolgimento e incoraggiano la collaborazione tra le grandi imprese che partecipano a un IPCEI e le PMI
- allineano gli obiettivi alle attuali priorità dell’Unione europea, imponendo ad esempio agli Stati membri di dimostrare la conformità dei progetti al principio “non arrecare un danno significativo”, in modo compatibile con le strategie ambientali dell’UE
Rimane ovviamente l’obbligo per gli IPCEI di produrre “significativi effetti di ricaduta positivi in tutta l’Unione europea“, evitando “indebite distorsioni della concorrenza“. La Commissione continuerà a sostenere l’impegno degli Stati membri nella progettazione congiunta di IPCEI nei settori dell’idrogeno, del cloud, della salute e della microelettronica. Le nuove norme si applicheranno a partire dal 1 gennaio 2022.