La notizia è che Akira Toriyama è morto. Giunge all’improvviso e non può lasciare indifferenti. E l’articolo potrebbe chiudersi qui. A comunicarlo è stato il sito ufficiale di Dragon Ball, una delle sue opere più celebri, ma non l’unica, quel manga pubblicato inizialmente a metà anni ’80, dai più conosciuto per l’anime realizzato poco dopo e che ha tenuto compagnia a un’intera generazione di ragazzi (incluso il sottoscritto), trasmesso dalle nostre TV nell’orario strategico del pranzo subito dopo l’uscita dalla scuola.
Akira Toriyama è morto all’età di 68 anni
È stato un fumettista unico, creatore tra gli altri di Dr. Slump e ben noto anche agli appassionati del mondo gaming, dove ha contribuito al successo di titoli e saghe rimaste nella storia come Dragon Quest e Chrono Thrigger. Il decesso è avvenuto all’età di 68 anni, stando a quanto reso noto a causa di un ematoma subdurale acuto.
L’annuncio è giunto solo una settimana più tardi. Il funerale sarà riservato alla famiglia e a pochi altri. Nel messaggio diramato è stato chiesto in modo esplicito, nel rispetto delle volontà di Toriyama, di non inviare fiori, condoglianze né altre offerte. Al momento non sono stati pianificati eventi commemorativi.
La sua ultima serie risale al 2013 ed è intitolata Jaco the Galactic Patrolman. Si tratta di un particolare prequel e spin-off di Dragon Ball (con cui condivide alcuni personaggi), che vede protagonista un poliziotto galattico la cui navicella cade sulla Terra in seguito a un malfunzionamento. Lo stile è quello di sempre.
Akira Toriyama è morto e lascia un’eredità culturale il cui impatto sarà per lungo tempo apprezzabile ben oltre i confini dell’universo di manga e anime. Dunque, dove sono le sfere del drago? Ora sappiamo quale desiderio esprimere.