A partire dal prossimo 20 febbraio anche per gli europei sarà possibile registrare un dominio .asia : nonostante la procedura di attivazione delle nuove desinenze durante il cosiddetto periodo di “land rush” preveda la presenza di un contatto locale nel continente dell’est, oppure in Australia o in Nuova Zelanda, i privati o le aziende che desiderino accaparrarsi un indirizzo non dovranno fare altro che richiederlo online .
Per supplire alla mancanza del contatto locale interverrà Register.it , che ha reso noto un programma che consentirà di ottemperare a tutti i requisiti richiesti . Una volta ricevute le domande, tutte verranno vagliate attentamente dall’organismo asiatico di controllo: nel caso esistano più richiedenti per lo stesso indirizzo che soddisfino tutti le condizioni poste, verrà indetta un’asta per l’assegnazione della URL prescelta.
Il dominio .asia è promosso da DotAsia Organisation , organizzazione senza scopo di lucro che si propone di “migliorare e sviluppare il network commerciale, politico e culturale” del continente asiatico. Per Claudio Corbetta, managing director di DadaPro, la registrazione di questa desinenza garantirà ad aziende e privati “l’opportunità di accrescere la loro visibilità sul mercato asiatico, proteggendo il loro nome a dominio”.
Lo scorso 31 gennaio si era chiusa la prima fase di assegnazione della nuova desinenza, denominata “sunrise”, durante la quale le aziende locali e quelle straniere già stabilmente insediate in Asia hanno richiesto quasi 31mila nuove registrazioni. Il “land rush” si chiuderà invece il 12 marzo . A partire dal 26 marzo, infine, avrà inizio una nuova fase denominata “GoLive”: da quel momento in avanti le richieste saranno analizzate secondo il principio first come first served . ( L.A. )