Ha preso il via ieri (e si concluderà il 20 aprile 2008) la commercializzazione delle nuove offerte MAXXI Ricarica 10 e MAXXI Ricarica 30 di TIM . Una novità che l’operatore mobile del gruppo Telecom Italia ha introdotto nel proprio carnet per movimentare l’offerta Maxxi Ricarica.
Con la Maxxi ricarica 10, che costa 10 euro, si ottengono 5 euro di traffico, utilizzabile verso tutti i telefonini e 35 euro di “traffico Maxxi”, per effettuare chiamate verso numeri di telefonia fissa, entro 30 giorni dall’effettuazione della ricarica; la tariffa qui applicata corrisponde al profilo base Unica New, cioè 19 centesimi al minuto (scatti di 30 secondi che costano 9,5 centesimi di euro l’uno) più uno scatto alla risposta di 16 centesimi di euro.
Con Maxxi ricarica 30, a fronte di un costo di 30 euro, si ottengono 20 euro di traffico utilizzabile verso tutti i telefonini, 20 euro di “traffico Maxxi”, per le chiamate dirette a telefonini della rete TIM da utilizzare entro 30 giorni dalla ricarica e altri 80 euro di “traffico Maxxi”, stavolta destinati a numeri di telefono fisso, da fruire sempre entro 30 giorni dalla data di operazione di ricarica (anche in questo caso, sul traffico Maxxi, si applica la tariffa del profilo base Unica New).
È verosimile che qualcuno (si legga “consumatori e associazioni di difesa del consumo”) possa storcere il naso di fronte a questa offerta, che include una quota di traffico – indicata come “traffico Maxi” – che nominalmente, sommata al credito ordinario acquistato dall’utente senza scadenza, aumenta il valore complessivo della ricarica ad un importo superiore al costo sostenuto, ma che ha una scadenza molto ravvicinata (vale 30 giorni). Un’interpretazione del decreto Bersani (che con i costi di ricarica ha eliminato anche la scadenza del credito prepagato) che potrebbe risultare indigesta agli utenti.