Roma – “La tessera elettorale è uno strumento antiquato e poco pratico. La soluzione di lungo periodo è certamente la Carta d?Identità elettronica”. Così il ministro all’Innovazione Lucio Stanca ha commentato la situazione del sistema elettorale italiano dopo la chiusura dei seggi per il voto amministrativo.
“Questa volta – ha affermato Stanca – non ci sono state file ai seggi, ma solo agli sportelli degli uffici elettorali dove moltissimi cittadini sono andati a ritirare il duplicato della tessera per votare. Un fastidio per gli italiani e un carico di lavoro in più per gli impiegati comunali. Bisogna pensare subito un sistema alternativo perché anche alla persona più ordinata può capitare di non trovare un pezzo di carta che si usa in media una volta ogni due anni. In alcuni Comuni, sono stati duplicati il 10 per cento delle tessere. E chissà quanti italiani hanno desistito prima di andare a richiedere il duplicato”.
Uno dei problemi che si punta a ridurre con l’introduzione di un voto “più elettronico” è la riduzione dell’assenteismo, uno dei temi che ha tenuto banco in questi giorni.
?Con la Carta d?Identità elettronica – ha spiegato Stanca – gli italiani potranno farsi riconoscere non solo fisicamente ma anche elettronicamente, quando grazie ad Internet si collegano agli sportelli della Pubblica Amministrazione per usufruire di tutti quei servizi che oggi sono disponibili solo allo sportello”. Secondo Stanca, infatti, “sulla Carta d?Identità elettronica sarà certamente possibile inserire i dati che oggi sono riportati sulla tessera elettorale cartacea. In attesa che questo documento raggiunga un buon livello di diffusione bisogna studiare soluzione temporanee analoghe ma che garantiscano gli stessi standard di sicurezza”.
“Già dalle prossime elezioni europee – ha annunciato poi il Ministro – si potrebbe decidere di sperimentare in maniera diffusa il voto elettronico che rende più veloce e sicuro l?accredito dell?elettore, l?esecuzione del voto e le operazioni di scrutinio. Non a caso, nella Dichiarazione conclusiva della Conferenza europea sull?e-Government che si è tenuta a Bruxelles lo scorso 30 novembre, i Ministri presenti si sono impegnati a esplorare come le nuove tecnologie dell?informazione e della comunicazioni possano contribuire ad aumentare la partecipazione ai processi democratici”.