57 anni, affetto da una malattia rara e incurabile che affligge l’apparato circolatorio, il francese Alain Cocq ha chiesto al presidente Emmanuel Macron un’autorizzazione per poter ricorrere all’eutanasia. In seguito all’ottenimento di una risposta negativa ha annunciato l’intenzione di rifiutare l’assunzione di farmaci e alimenti fino al decesso, trasmettendo il tutto in diretta streaming su Facebook. Dal canto suo il social ha dichiarato nel fine settimana che non lo consentirà, pur rispettando la scelta dell’uomo.
Il caso Alain Cocq: morte in diretta su Facebook
Una decisione maturata, secondo la piattaforma, in seguito alla consultazione di esperti e legali. Il servizio ha in vigore policy severe per quanto riguarda il suicidio, anche in termini di prevenzione, strutturate nel corso degli anni. Il caso in questione è per ovvi motivi differente, tocca un tasto delicato e la diffusione senza filtri del contenuto non è stata ritenuta in linea con i principi che regolano il funzionamento del social.
L’obiettivo di Cocq è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, esponendosi in prima persona. Tenterà di farlo lo stesso, affidandosi ad altri canali al momento non meglio precisati.
Proprio in questi mesi sta prendendo forma quel che Facebook ha battezzato Oversight Board, il suo Comitato per il Controllo, un’entità indipendente costituita da decine di membri che sarà interpellata in primis su questioni riguardanti la libertà di espressione. Non sarà operativo prima dell’autunno inoltrato, ma in futuro potrebbe pronunciarsi su casi come quello che in questi giorni sta tenendo banco in Francia.