In un’intervista pubblicata su Inverse, il professore dell’Arizona State University Klaus Lackner ha spiegato la funzione degli alberi meccanici e il futuro che questi potrebbero avere nel catturare l’anidride carbonica direttamente dall’aria, aiutando a sistemare il problema del cambiamento climatico.
Molti processi analizzati per aiutare a combattere il cambiamento climatico hanno dei problemi da risolvere, mentre quello degli alberi meccanici permetterebbe di ridurre il CO2 sparso per l’aria con un dispendio di energia basso. Per questo motivo lo scienziato evidenzia come ad ora sia vitale puntare sul progresso, anche se i processi presi in questione non sono così perfetti come sembrano.
Gli alberi meccanici non sono ancora pronti, ma potrebbero esserlo presto
Quando parliamo di alberi meccanici non stiamo descrivendo dei finti alberi con rami semoventi uniti con dei bulloni, ma più che altro di cilindri molto più simili alle comuni stufe di calore. Si tratta di “colonne verticali di dischi unite con resina chimica, con un diametro di 1,5 metri e i dischi distanti uno dall’altro di circa 5 centimetri”.
I dischi, una volta pregni di CO2, cadono dentro ad una botte situata sulla parte bassa dell’albero, così da poter essere puliti con l’acqua e con il vapore, immagazzinando l’anidride carbonica dentro ad un ambiente chiuso. Ovviamente il passo successivo, oltre che lavorare su questi alberi meccanici, sarà quello di trovare un modo ottimale per immagazzinare questa CO2, altrimenti tra qualche anno, come dice Lackner, “ci sarà da combattere con il CO2 catturato una volta che scapperà”.
Lackner ha anche evidenziato la sua paura verso il Dipartimento dell’Energia e il loro modo d’approccio:
Il DOE mi sta spaventando perché fanno sembrare che la tecnologia sia già pronta. Dopo averla negata per 30 anni, non possiamo dire che ci sono compagnie che sono in grado di replicarla e quindi si deve procedere. Climeworks è la più grande azienda che cattura direttamente il CO2 per scopi commerciali, e lo vende tra i 500 e i 1000 dollari per tonnellata, un prezzo troppo alto.