Murray Hill – Una mega-fusione si profila all’orizzonte del mondo delle telecomunicazioni: la francese Alcatel e l’americana Lucent Technologies hanno reso noto, con un comunicato congiunto , che stanno valutando una “operazione di aggregazione” tra le due aziende.
La fusione potrebbe rappresentare un passo importante nella convergenza tra aziende di telefonia e reti Internet. Un’integrazione con Lucent potrebbe permettere ad Alcatel di espandersi nel mercato americano. I due colossi avevano già pensato in passato all’eventualità di una fusione: nel 2001 furono ad un passo da una fusione da 23 miliardi di dollari, ma si parlò di un disaccordo su quanto controllo avrebbe dovuto avere Alcatel. Ora, il matrimonio fra i due è dato per certo da numerosi analisti che parlano di un’operazione complessiva da 34 miliardi di dollari (circa 28 miliardi di euro, ossia il valore di Borsa attuale delle due compagnie). La fusione coinvolgerebbe anche Finmeccanica, alla quale Alcatel sarebbe disposta a cedere le sue attività nei satelliti.
Alcatel, sempre secondo la stampa finanziaria, avrebbe tutti i numeri per prendere le redini potenziali del nuovo Gruppo. La fusione con Lucent darebbe indubbiamente luogo a nuove possibilità, in virtù di clienti di riferimento come Verizon Communications e Sprint Nextel.
Ma, a fianco dei risvolti internazionali sul piano delle telecomunicazioni, ci sono anche risvolti italiani: sullo sfondo di questa operazione c’è la pesante situazione dello stabilimento Alcatel di Rieti, del quale si profila la chiusura pressoché totale (si parla di mantenere solamente in vita il settore ricerca, 80 occupati su un blocco di 800 persone, indotto incluso). Il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, incontrerà in questa settimana i vertici dell’azienda per convincerli a trovare soluzioni alternative.
D.B.