Alcuni hacker sono riusciti a bloccare il traffico di Mosca

Alcuni hacker sono riusciti a bloccare il traffico di Mosca

Sfruttando un'app di chiamata, alcuni hacker hanno bloccato il traffico di Mosca chiamando decine di taxi nello stesso punto.
Alcuni hacker sono riusciti a bloccare il traffico di Mosca
Sfruttando un'app di chiamata, alcuni hacker hanno bloccato il traffico di Mosca chiamando decine di taxi nello stesso punto.

Yandex Taxi è un’applicazione russa utilizzata per richiedere velocemente la disponibilità di un taxi nel luogo in cui ci si trova. Questa volta però è stato il mezzo con cui un gruppo di hacker è riuscito a causare un grave ingorgo a Mosca.

L’attacco è avvenuto giovedì 1 settembre: gli hacker hanno chiamato dozzine di taxi contemporaneamente nello stesso luogo. L’azione ha bloccato il traffico verso Kutuzov Prospect, un viale già di per sé difficile da percorrere, come mostra il video diffuso sui social.

La capitale russa è nota per il suo traffico intenso, tanto da essersi posizionata al secondo posto tra le città più congestionate al mondo, ma questa volta la colpa non era da ricercarsi nelle abitudini dei suoi abitanti.

Anonymous dietro lo “scherzo” ai taxi di Mosca?

Yandex ha rilasciato un comunicato stampa con cui ha confermato l’attacco, senza tuttavia segnalare l’identità degli autori. Successivamente, è stato il gruppo Anonymous a rivendicarne la responsabilità, che ha dichiarato una “guerra informatica” contro la Russia all’inizio di quest’anno in seguito all’invasione dell’Ucraina.

L’ingorgo è durato circa 40 minuti: Yandex spiega di aver già lavorato al suo algoritmo per migliorarne il funzionamento e per prevenire attacchi simili in futuro. La compagnia non ha comunque risposto a ulteriori commenti richiesti dalla testata The Verge.

Non è la prima volta che Anonymous conduce attacchi contro la Russia: nel corso del 2022, ha affermato di aver dirottato i canali televisivi russi mostrando filmati di guerra considerati illegali nel paese. Inoltre, gli attivisti informatici hanno fatto trapelare una grande quantità di dati e terabyte di email appartenenti alle agenzie governative locali.

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Pubblicato il
4 set 2022
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