La nuova Alexa doveva arrivare entro il 2024, ma Amazon non ha rispettato la roadmap. L’assistente digitale riceverà un “trapianto di cervello” e diventerà un agente AI. Rohit Prasad, responsabile del team AGI (Artificial General Intelligence), ha spiegato che devono essere risolti molti problemi tecnici prima del lancio ufficiale.
Troppe allucinazioni
Lo sviluppo della nuova versione, nota internamente come Remarkable Alexa, è iniziato oltre due anni fa. Google, Meta e Microsoft offrono da tempo app e servizi con intelligenza artificiale generativa. Anche Apple è recentemente entrata nel mercato. Considerando solo le Big Tech, Amazon è l’unica che non ha ancora annunciato un prodotto AI.
L’azienda di Seattle ha incontrato diverse difficoltà nel passare da un sistema con risposte predefinite ad un vero LLM (Large Language Model). Oltre ai modelli proprietari (Nova) verrà utilizzato anche il modello Claude di Anthropic (finanziata da Amazon con 8 miliardi di dollari).
Alexa supporta migliaia di app e servizi di terze parti, quindi deve fornire risposte rapide e accurate per ognuno di essi, utilizzando diverse voci, personalità e lingue. La latenza è uno dei problemi da risolvere. Ma la priorità è ridurre quasi a zero le allucinazioni.
L’assistente digitale è integrato in migliaia di dispositivi, tra cui campanelli smart e videocamere di sorveglianza. È facile immagine cosa potrebbe accadere in caso di risposte sbagliate. Occorre inoltre garantire la sicurezza dei minori e impedire la violazione delle policy. Esistono diversi modi per aggirare i filtri e usare l’intelligenza artificiale per eseguire azioni inappropriate.