La NASA è pronta a far partire la sua nuova missione dedicata alla Luna e allo spazio profondo, e ad accompagnare gli astronauti in questo viaggio ci saranno due compagni digitali molto interessanti: parliamo di Alexa e Webex, rispettivamente l’assistente vocale di Amazon e la piattaforma di videoconferenze di Cisco.
Il prossimo volo si chiamerà Artemis I e sarà la prima di tante missioni dedicate al progetto Artemis, progetto che vede l’invio della prima donna e della prima persona di colore sulla superficie della Luna. La data provvisoria per ora sembra essere marzo, e la missione segnerà un ulteriore step per l’evoluzione dei viaggi spaziali: si tratta dello Space Launch System (SLS), un missile di nuova generazione che Boeing sta progettando da più di 10 anni.
Artemis I testerà le funzionalità di Alexa e Webex nello spazio profondo
La capsula che sfrutterà la propulsione dello Space Launch System sarà Orion e permetterà di ospitare passeggeri e merci. Parlando di Artemis I, la nave farà un giro della Luna e non porterà alcun passeggero stavolta, in quanto si tratta di un test di lancio.
Per verificare alcuni test all’interno di Orion verrà posizionato un manichino, che però non viaggerà da solo: con se avrà infatti Alexa e Webex, “fusi” in ciò che la Lockheed Martin ha chiamato Callisto. Si tratta di un’interfaccia uomo-macchina composta da uno speaker di Alexa e un iPad con sopra il software Webex.
Tutto questo permetterà di interagire con alcune apparecchiature di Orion da remoto, potendo quindi testare sia delle funzionalità della nuova nave, sia vedere come funziona la gestione non in prossimità di alcuni comandi. Se tutto funzionasse al meglio, questo potrebbe definire un nuovo modo di viaggiare nello spazio (almeno per quanto riguarda l’esplorazione). Aaron Rubenson, vice presidente di Amazon Alexa, ha detto:
Ci immaginiamo un futuro dove gli astronauti potranno parlare ad un’intelligenza artificiale per informazioni e assistenza e, inoltre, anche per la semplice compagnia. È facile immaginare un membro della squadra parlare con questa intelligenza artificiale a bordo e chiedere lo stato di un sottosistema o magari controllare determinate luci o telecamere.
A controllare il tutto, ci saranno dei membri del team “virtuali” a terra, che proveranno a dare dei comandi ad Alexa e vedere come reagirà il sistema. Per evitare i problemi legati alla mancata connessione, in questo caso Alexa non necessiterà di connettività, e potrà rispondere a delle domande preimpostate (che Amazon ha preparato per i test).