Non è la prima volta che si discute di una possibile versione premium di Alexa, accessibile solo con un abbonamento dedicato. A rafforzare l’ipotesi è un nuovo report pubblicato oggi in esclusiva da Reuters, citando ben otto diverse fonti rimaste anonime, ma ritenute affidabili poiché direttamente coinvolte nello sviluppo dell’iniziativa.
Una versione premium di Alexa: il progetto Banyan
Stando a quanto svelato, il progetto sarebbe noto internamente ad Amazon con il nome in codice Banyan. Il team avrebbe ricevuto un’indicazione precisa: mettere a punto l’upgrade dell’assistente virtuale entro fine agosto 2024, presumibilmente in vista di un annuncio ufficiale fissato per i mesi successivi.
La versione attuale, gratuita, a cui il personale si riferisce oggi come Classic Alexa, dovrebbe dunque essere rimpiazzata (o forse affiancata) da una sua evoluzione, capace di gestire richieste e prompt più complessi, facendo leva proprio sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale.
Questo, però, dovrebbe aver un costo: fino a 10 dollari al mese, stando a quanto emerso. Secondo alcune delle fonti, la spesa mensile potrebbe invece essere limitata a 5 dollari. Nessuno sconto previsto per chi ha già sottoscritto un abbonamento Prime.
2024, un anno decisivo per Alexa
Ricordiamo che lo stesso CEO Andy Jassy, in una lettera destinata agli azionisti, nel mese di aprile ha fatto riferimento a una Alexa più intelligente e capace
, senza però fornire ulteriori dettagli. Con tutta probabilità, sarà in grado di svolgere compiti come la stesura di un’email o effettuare l’ordine di un pasto attraverso Uber Eats, tutto questo interagendo con un linguaggio naturale e colloquiale, con una maggiore personalizzazione rispetto a oggi ed eliminando la necessità di pronunciare Alexa
prima di impartire ogni comando.
Alcune delle fonti ascoltate da Reuters dichiarano di aver sentito in più occasioni i dirigenti discutere del 2024 come di un anno decisivo per l’assistente virtuale (must win
). Il debutto della prima versione, lo ricordiamo, risale al 2014, in concomitanza con il lancio dei primi dispositivi Echo.
Una portavoce di Amazon ha replicato al rumor con la seguente dichiarazione, che riportiamo in forma tradotta.
Abbiamo già integrato l’IA generativa in diverse componenti di Alexa e stiamo lavorando duramente per implementarle su larga scala, nell’oltre mezzo miliardo di dispositivi con Alexa già presenti nelle case di tutto il mondo, così da abilitare un’assistenza ancora più proattiva, personale e affidabile per i nostri clienti.