Un pianeta extrasolare delle dimensioni che si avvicinano a quelle della Terra, in orbita attorno ad Alfa Centauri B, la stella più vicina nostro Sole: si tratta di una scoperta realizzata da un team di astronomi dell’Università di Ginevra e riportata su Nature .
Il nuovo corpo celeste è stato scoperto mediante l’ utilizzo dallo spettrografo HARPS ( High Accuracy Radial velocity Planet Searcher ), specializzato nella ricerca di pianeti, nel corso di un monitoraggio delle dieci stelle più brillanti dell’emisfero australe. Quando il pianeta ruota attorno alla propria stella, l’orbita di quest’ultima risulta “disturbata”: viene prodotta una sorta di “oscillazione” nell’orbita, che misurata può condurre alla determinazione indiretta dell’esistenza di un corpo. Dopo quattro anni di osservazione, i ricercatori sono giunti alla conclusione che i dati raccolti indicavano l’esistenza di un pianeta .
Il Sistema Alfa Centauri , oggetto della fantasia di scrittori, registi e amanti dei fumenti di fantascienza, è composto da tre stelle in un sistema triplo e dista 4,4 anni luce dal nostro pianeta. Si tratta di una distanza ravvicinata che da sempre ha solleticato la curiosità degli astronomi di tutto il mondo alla ricerca di mondi interstellari ospitali per qualche forma di vita .
Questo esopianeta appena individuato (e suoi eventuali possibili fratelli in orbita attorno alle stelle della tripla) è il più vicino fin qui mai scoperto ha spiegato l’italiano Francesco Pepe, astronomo e membro del team che ha riportato la propria scoperta su Nature . Sfortunatamente per gli appassionati di vita aliena, nonostante si tratti del primo pianeta con una massa simile alla Terra mai scoperto attorno a una stella come il Sole, la sua orbita – così some spiega in un comunicato Stéphane Udry, co-autore della ricerca – è molto vicina alla sua stella, rendendo l’ambiente troppo caldo per ospitare forme di vita così come conosciute dall’uomo.
Tuttavia, appurata la sua esistenza ciò non esclude che potrebbe trattarsi di un pianeta situato all’interno di un sistema che ne ospita degli altri: la materia e le condizioni per formarsi a quanto pare nel tripla Alpha Centauri ci sono, anche se le probabilità che un corpo si formi nella fascia adatta a ospitare l’acqua in forma liquida e che questo possa anche dare origine a forme di vita più o meno elementari è di difficile determinazione.
Cristina Sciannamblo