ACM (Association for Computing Machinery) ha comunicato che i vincitori del Turing Award 2020 sono Alfred Vaino Aho (Columbia University) e Jeffrey David Ullman (Stanford University). Il prestigioso “premio Nobel dell’informatica” da un milione di dollari (che dal 2014 riceve un sostegno finanziario da Google) è stato assegnato ai due scienziati statunitensi per il loro contributo allo sviluppo dei compilatori.
Turing Award 2020 per Aho e Ullman
Quasi ogni prodotto moderno esegue software scritto dall’uomo mediante vari linguaggi di programmazione (alto livello). Il codice viene convertito in linguaggio macchina (basso livello) dai compilatori. Molte tecnologie alla base dei compilatori sono state sviluppate da Alfred Aho e Jeffrey Ullman. I due informatici hanno iniziato la loro collaborazione ai Bell Labs nel 1967. Aho è rimasto per 30 anni prima di diventare professore alla Columbia University, mentre Ullman ha iniziato la sua carriera accademica alla Stanford University nel 1969.
Aho e Ullman hanno sviluppato le basi della teoria e dell’implementazione del linguaggio di programmazione, nonché della progettazione e dell’analisi degli algoritmi, fornendo importanti contributi al settore dei compilatori attraverso vari libri. I più noti sono The Design and Analysis of Computer Algorithms (1974) e Principles of Compiler Design (1977), noto anche come Dragon Book.
Il Turing Award, dedicato all’illustre matematico Alan Turing, è stato istituito nel 1966. Tra i vincitori più noti ci sono John McCarthy, Edsger W. Dijkstra, Ken Thompson, Dennis Ritchie, Douglas Engelbart, Vint Cerf, Bob Kahn, Whitfield Diffie, Martin Hellman, Tim Berners-Lee, John L. Hennessy e David Patterson. L’unico italiano è Silvio Micali, attualmente professore di informatica al MIT di Boston, che ha vinto il premio nel 2012 per il suo lavoro nel campo della crittografia.