Berlino – Non sarà un procedimento facile quello che attende il 19enne Sven Jaschan: reo confesso di aver realizzato il worm Sasser , Jaschan è stato ora chiamato alla sbarra, per la prima udienza del processo.
Jaschan non si è consegnato sua sponte alla polizia. 17enne all’epoca della creazione di Sasser, il virus writer è stato “tradito” da un conoscente che ha informato le forze dell’ordine tedesche della sua identità e che pare abbia goduto della taglia di 250mila dollari posta da Microsoft a favore di chiunque fornisse informazioni utili all’individuazione del virus writer.
Arrestato nel maggio del 2004, Jaschan potrebbe essere ritenuto responsabile di danni per milioni di dollari e rischia un massimo di cinque anni di carcere. A mitigare la sua posizione proprio il fatto che fosse minorenne quando ha dato vita a Sasser: questo, unito alla sua disponibilità a collaborare con le autorità, potrebbe evitargli il carcere.
Per il momento l’accusa ha potuto presentare un conto dei danni di “soli” 130mila euro: questo si deve al fatto che molte delle corporation colpite da Sasser non sembrano intenzionate a dettagliare quanto profondamente abbiano subito l’aggressione del worm, perlopiù per motivi di immagine. Ma, ad essere colpiti da Sasser furono in tanti, da compagnie aeree ai sistemi postali di Taiwan, dagli uffici dell’Unione Europea alle banche di diversi paesi che, in qualche caso, hanno dovuto chiudere le proprie filiali per ripulire i sistemi dal worm. Anche in Italia i danni sono stati molteplici .
Da segnalare che Jaschan è al momento un dipendente della società di sicurezza tedesca Securepoint , specializzata nella realizzazione di software di protezione e antivirus.