Le previsioni indicano che le perdite finanziarie causate dai deepfake subiranno un’impennata nei prossimi anni, passando da 12,3 miliardi di dollari nel 2023 a ben 40 miliardi di dollari entro il 2027. Questo rappresenta un tasso di crescita annuo composto del 32%, secondo le stime di Deloitte. Il settore bancario e finanziario sembra essere il bersaglio principale di questa ondata di attacchi di Adversarial Machine Learning (basati sull’intelligenza artificiale).
Il boom degli attacchi deepfake e il ruolo dell’AI generativa
Negli ultimi anni gli attacchi basati su deepfake sono cresciuti in modo esponenziale, con un incremento del 3000% solo nell’ultimo anno. Si tratta della tipologia di attacco “Adversarial Machine Learning” che sta avendo la crescita più rapida. Le previsioni indicano che questi attacchi aumenteranno ulteriormente nei prossimi anni. Si prevede un incremento tra il 50% e il 60% entro il 2024, con una stima di 140.000-150.000 incidenti deepfake su scala globale.
Le tecnologie di intelligenza artificiale generativa stanno fornendo ai criminali informatici strumenti efficaci per realizzare facilmente e a basso costo video, audio e documenti falsi da utilizzare per attacchi deepfake.
L’impatto economico delle frodi deepfake sui servizi finanziari
Secondo il Voice Intelligence and Security Report 2024 di Pindrops, le frodi deepfake rivolte ai contact center costano circa 5 miliardi di dollari all’anno. Il rapporto evidenzia la gravità della minaccia rappresentata da questa tecnologia per il settore bancario e finanziario. Bloomberg ha segnalato l’esistenza di un’intera industria del dark web che vende software di truffa a prezzi variabili da 20 a migliaia di dollari.
Le aziende sono impreparate di fronte ai deepfake generati con l’intelligenza artificiale
Un dato allarmante emerge da una recente ricerca di Ivanti: un’impresa su tre non dispone di una strategia per affrontare i rischi degli attacchi di Adversarial Machine Learning, che spesso iniziano con deepfake dei propri dirigenti chiave. Il 30% delle aziende non ha piani per identificare e difendersi da queste minacce. Secondo il rapporto Ivanti 2024 State of Cybersecurity, il 74% delle aziende intervistate sta già riscontrando prove di minacce alimentate dall’AI, e l’89% ritiene che queste siano solo all’inizio. Il 60% dei professionisti della sicurezza teme che le proprie aziende non siano preparate a difendersi.
Le aziende rischiano restare indietro e di subire ingenti danni dagli attacchi deepfake e altre forme di intelligenza artificiale malevola se non adotteranno un approccio diverso, in grado di contrastare i rischi. Gli hacker stanno sfruttando velocemente le potenzialità dell’AI generativa per creare deepfake e contenuti falsi molto credibili. I deepfake sono ormai così diffusi che anche le agenzie governative di sicurezza hanno lanciato allerte sulla gravità di questa minaccia in crescita.