La diffusione di alcuni videogiochi ha attratto le attenzioni indesiderate di diversi malintenzionati.
In tal senso, il prodotto più soggetto ad attacchi malware risulta essere Minecraft. Secondo alcuni dati recentemente raccolti, oltre 131.000 utenti di tale gioco in versione PC sono stati infettati da malware. A questo numero vanno poi aggiunti 26.000 giocatori mobile ha hanno avuto problemi simili.
I numeri risultano impietosi rispetto al gioco creato da Mojang e oggi proprietà di Microsoft che, di fatto, risulta il veicolo preferito dai criminali informatici. Rispetto agli altri prodotti videoludici infatti, il divario è enorme: numeri alla mano, il secondo videogioco più soggetto a malware è Roblox, con poco meno di 39.000 infezioni.
In questo ambito, i famigerati malware RedLine Stealer rappresentano il ceppo più diffuso. In questo senso, l’adozione di un antivirus all’altezza della situazione rappresenta un ottimo modo per proteggere i propri dispositivi.
Va comunque detto che, buona parte delle infezioni, riguarda il download di versioni piratate dei videogiochi: una pratica che oltre ad essere illegale risulta dunque alquanto pericolosa.
Malware e Minecraft: ecco gli altri giochi più colpiti
Minecraft e Roblox sono in buona compagnia quando si parla di malware. La serie GTA, per esempio, ha registrato più di 31.000 attacchi di questo tipo.
Altri franchise piuttosto rinomati, come Need for Speed, Call of Duty, FIFA e The Sims sono anch’esse preda ambita da parte di hacker e criminali informatici vari. Un ottimo modo per limitare i rischi, oltre ad acquistare software non contraffatto, è quello di affidarsi a uno strumento come Norton 360 Standard.
Non stiamo parlando di un semplice antivirus, ma di un pacchetto completo per la sicurezza digitale. Si parla infatti anche di una VPN integrata, utile per proteggere la privacy online. Questa è coadiuvata da firewall e password manager, altre utility indispensabili per evitare i tanti pericoli del Web.
La possibilità di effettuare un backup dei file più importanti in un ambiente cloud protetto poi, non è utile solo lato sicurezza ma anche per evitare la perdita dei dati in seguito a un guasto hardware locale.