È tempo di trimestrale anche per il gruppo di Mountain View, che ha reso noto i numeri legati al proprio business e relativi al Q2 2019 ovvero il periodo compreso tra aprile e giugno. Ne emerge il profilo di una società in salute: Google e la parent company Alphabet continuano a generare la maggior parte dei profitti dalle attività legate a motore di ricerca e advertising, proseguendo però con l’impegno finalizzato a una diversificazione del modello.
Alphabet-Google, la trimestrale Q2 2019
Le entrate dei tre mesi presi in esame sono pari a 38,94 miliardi, oltre le aspettative degli analisti (38,20 miliardi). Il mercato ha ben accolto la notizia, tanto che la valutazione del titolo in borsa è salita del 7,39% nelle contrattazioni after-hours. Un incremento significativo (+19%) rispetto ai 32,65 miliardi del Q2 2018, con un utile netto che si attesta a 9,18 miliardi contro i 6,6 miliardi di dodici mesi fa. Così Sundar Pichai, CEO di Google, ha commentato i risultati.
Il nostro impegno finalizzato a costruire un Google più utile per tutti offre ogni giorno infinite possibilità agli utenti, ai partner e ai clienti enterprise. Dai miglioramenti ai prodotti basati sulle informazioni come Search, Maps e Assistente Google fino alle ultime innovazioni legate all’IA e all’evoluzione dei progetti cloud e hardware, sono incredibilmente entusiasta del percorso intrapreso dal business che sta spingendo la nostra crescita.
Più tecnico l’intervento di Ruth Portat, CFO per Google e per la parent company Alphabet, che fa un riferimento diretto alle cifre.
Con entrate pari a 38,9 miliardi di dollari, in crescita del 19% rispetto al secondo trimestre dello scorso anno e del 22% su una base regolare, abbiamo innescato una forte crescita. I nostri continui investimenti in capacità di computing e in talenti ingegneristici riflettono le incredibili opportunità che vediamo in ogni ramo dell’azienda.
Bene le cosiddette Other Revenues che includono le vendite di dispositivi (spinte dal modello Pixel 3a), la piattaforma Play Store e l’offerta cloud per l’enterprise, con 6,18 miliardi di introiti rispetto ai 4,40 miliardi dello stesso periodo lo scorso anno. Continuano a essere in perdita invece le Other Bets, ma considerando come si tratti dei progetti sperimentali di Alphabet non stupisce: hanno generato profitti per 162 milioni (grazie soprattutto Verily e Fiber), ma il passivo è salito a 989 milioni contro gli 868 milioni del trimestre precedente.