Alphabet ha battuto le previsioni degli analisti per i risultati finanziari relativi al terzo trimestre 2017, conclusosi il 30 settembre. Le entrate hanno raggiunto circa 27,7 miliardi di dollari , con un incremento del 24 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016 (22,45 miliardi), mentre il profitto netto ha toccato i 6,7 miliardi di dollari . I profitti per azione sono arrivati a 9,57 dollari. Le stime degli analisti erano di entrate per 22 miliardi di dollari e 8,34 dollari ad azione.
La maggior parte dei profitti arriva da Google (advertising, prodotti e servizi), con un aumento del 40 per cento, ma continuano a crescere i ricavi derivanti dalle cosiddette Other Bets , tra cui Nest. Le vendite generate dalla pubblicità su Google (che include YouTube) sono state di 24,065 miliardi di dollari, in rialzo dai 19,821 miliardi di un anno prima. Il numero di click su siti legati al motore di ricerca e che hanno generato introiti sono saliti del 55 per cento. Sale però il costo per l’acquisizione di traffico, il cosiddetto tac (il prezzo pagato per portare click sulle inserzioni), è stato di 5,5 miliardi di dollari, dai 4,18 dell’anno precedente, anche questo andato oltre la previsione di 5,24 miliardi.
YouTube si conferma come uno dei cavalli di razza di Alphabet , con oltre 100 milioni di ore di visione al giorno, il 70 per cento in più rispetto allo scorso anno.
Durante la earnings call con gli investitori, il CEO Sundar Pichai ha fatto riferimento al nuovo servizio in abbonamento di YouTube e ha fornito alcune indicazioni sul futuro della società. Alphabet punterà sempre più sull’hardware, come dimostra la recente acquisizione della divisione HTC e i prodotti annunciati per gli USA all’inizio di ottobre arriveranno anche in altri Paesi. In Italia, ad esempio, sarà presto disponibile lo smartphone Pixel 2 XL. Nella categoria Altri ricavi sono comprese le attività hardware, i cui ricavi sono cresciuti dal 40 per cento, a 3,42 mld di dollari. Merito soprattutto dell’unità cloud, che si è arricchita di due clienti prestigiosi: Kohl Corporation e PayPal Holdings.
Per quanto riguarda le Other Bets (Nest, X, Fiber, Calico, Verily, Waymo), i risultati finanziari sono ancora in rosso, ma le entrate sono aumentate di 105 miliardi di dollari (da 197 a 302) e le perdite sono diminuite di 49 miliardi (da 861 a 812 mld).
Dopo la pubblicazione della trimestrale, il valore delle azioni Alphabet è cresciuto del 3 per cento nell’after-hour. Nell’arco di quest’anno le azioni della società sono salite del 25 per cento.
Pierluigi Sandonnini