Alphabet non ha passato un singolo anno degli ultimi 10 facendo un qualche passo indietro. La nuova trimestrale, quella che nella notte ha chiuso il biennio orribile della pandemia, non solo non è un passo indietro, ma è un incredibile passo avanti verso nuove ed ulteriori vette. Il 2021 si chiude con entrate pari a 258 miliardi di euro, surclassando i 183 del 2020 e più che quintuplicando i 46 miliardi del 2012.
Cifre monster, con un andamento di incredibile solidità a dimostrazione di un quadro generale equilibrato ed ancora in grado di stupire.
Google, trimestrale no limits
Nel mezzo di una compressione che ha coinvolto tutto il mondo tech, Alphabet si è presentato in Borsa al mercato after hour con un aumento teorico del 9% – in attesa della riapertura odierna dei listini. Ciò significa sconfinare la soglia dei 3000 dollari di valutazione (cifra sfiorata già lo scorso novembre), crescendo così del 30% rispetto all’inizio dell’anno passato.
Non c’è ramo del business di Mountain View che sia andato in sofferenza durante il 2021: cresce del 30% la ricerca Google, andamento simile su YouTube e tutto il comparto adv, ottime le performance sul cloud, e tutto ciò con un continuo processo di ricerca e investimenti che garantisce massima capacità di rinnovamento ed innovazione nel tempo.
Google’s annual revenue:
2021: $258 billion
2020: $183 billion
2019: $162 billion
2018: $137 billion
2017: $111 billion
2016: $90 billion
2015: $75 billion
2014: $66 billion
2013: $56 billion
2012: $46 billion
2011: $38 billion
2010: $29 billion
2009: $24 billion— Jon Erlichman (@JonErlichman) February 1, 2022
Alla luce dei numeri presentati, Google è stato di gran lunga il gruppo che esce meglio da un 2021 nel quale ha saputo cogliere ogni singolo vantaggio da una situazione di difficoltà generale, trovandosi posizionato in modo ideale per moltiplicare ulteriormente la portata del proprio business e riuscendo così ad inanellare risultati outperform che oggi faranno la gioia degli azionisti.