Taara non è più un “moonshot”, ovvero un progetto sperimentale. Alphabet ha annunciato che ora è un’azienda indipendente. Taara sfrutta una tecnologia derivata da Project Loon che permette di offrire connettività a banda larga in aree remote tramite segnali laser. Diventerà quindi un concorrente del servizio Starlink di SpaceX.
Come funziona Taara
Project Loon prevedeva l’uso di palloni aerostatici per portare la connettività in aree remote sfruttando la trasmissione laser. Il progetto è stato chiuso all’inizio del 2021 a causa di ostacoli tecnici, regolamentari e politici, ma alcune tecnologie si possono trovare in Taara.
Utilizzando terminali grandi come un semaforo, montati su torri cellulari, pali o alberi, è possibile inviare un segnale laser dal trasmettitore al ricevitore (che devono essere visibili tra loro) e viceversa fino ad una distanza di 20 Km. All’interno dei terminali ci sono sensori e specchi. Questi ultimi si muovono per allineare i raggi laser finché non viene stabilito un collegamento stabile. Il sistema consuma solo 40 Watt, non richiede specifiche licenze e offre una velocità massima di 20 Gbps.
A fine febbraio è stato annunciato un nuovo chip più compatto che elimina la necessità di specchi e lenti. Taara è già funzionante in 12 paesi, tra cui India e aree dell’Africa. Da settembre 2021 è attivo un collegamento laser tra Brazzaville (Repubblica del Congo) e Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) che copre una distanza di circa 5 Km.
La nuova startup si trova a Sunnyvale (California) e ha 24 dipendenti. Alphabet conserverà una quota di minoranza. Taraa potrebbe insidiare Starlink. Il servizio di SpaceX ha ovviamente una maggiore copertura geografica, ma le prestazioni sono nettamente inferiori. I terminali di Taara possono essere installati in poche ore e il raggio laser non subisce le interferenze delle frequenze radio.