Sono passati solo pochi giorni da quando un report dell’Associazione dei medici americani, AMA, ha indicato l’imminente inserimento nei manuali diagnostici di una nuova patologia, quella legata alla dipendenza da videogiochi. Ora però, dopo il gran baccano sollevato, i medici ci hanno ripensato.
Nel corso del meeting annuale dell’associazione, infatti, non hanno voluto procedere ed hanno anzi dichiarato che prima di poter considerare una forma di malattia mentale l’uso intensivo dei videogiochi ci vorrà ancora molto lavoro di ricerca.
“Non c’è nulla qui che suggerisca che questo sia uno stato di complesso disturbo mentale simile all’alcolismo o all’abuso di altre sostanze, e non sembra lecito potervi associare la parola dipendenza “, ha spiegato Stuart Gitlow, esponente dell’Associazione.
L’Associazione si limita dunque a raccomandare ulteriori studi sull’argomento.