Microsoft ha annunciato un nuovo accordo di licenza per l’ impiego di sue tecnologie negli smartphone Android e nei tablet Chrome : ad acconsentire, stavolta, è Compal Electronics, azienda che produce tablet, smartphone e e-reader utilizzando i sistemi operativi di Google.
Compal ottiene in questo modo un’ampia copertura sul portafoglio brevettuale di Microsoft, che da parte sua riferisce di arrivare così ad essere licenziataria di oltre la metà dei produttori mondiali original design manufacturing (ODM) di dispositivi con sistemi operativi di Google.
Anche se i contenuti dell’accordo (soprattutto dal punto di vista economico) rimangono anche questa volta riservati, Compal si allinea alla lunga lista di produttori che vede tra i licenziatari di Redmond già Quanta , Samsung, HTC, OnkyoCorp, Velocity Micro, Dynamics Itroniz, Acer, Viewsonic e Wistrong.
In effetti, come dice Microsoft, con Compal ha raggiunto il 53 per cento della produzione statunitense di smartphone Android .
Microsoft, al contempo, si dichiara “orgogliosa del successo del suo programma di licenze che sta permettendo di risolvere le problematiche relative alla proprietà intellettuale di Android e Chrome”: ritiene , in pratica, di poter in questo modo semplificare le questioni di proprietà intellettuale inerenti i dispositivi mobile, argomento che nel 2006 aveva portato a depositare solo negli Stati Uniti 24 denunce, e che nel 2010 è arrivato ad esser causa di 84 azioni legali, numero che potrebbe, per l’anno in corso, crescere addirittura del 97 per cento.
Claudio Tamburrino