Altroconsumo a proposito dell'indagine europea su Temu

Altroconsumo a proposito dell'indagine europea su Temu

Termini opachi, dark pattern e sconti falsi: l'intervento di Altroconsumo a proposito dell'indagine europea sull'e-commerce di Temu.
Altroconsumo a proposito dell'indagine europea su Temu
Termini opachi, dark pattern e sconti falsi: l'intervento di Altroconsumo a proposito dell'indagine europea sull'e-commerce di Temu.

A fine ottobre, la Commissione europea ha avviato un’indagine nei confronti di Temu per accertare una possibile violazione del Digital Service Act. L’e-commerce cinese, lo ricordiamo, è stato inserito a maggio nell’elenco delle VLOP (Very Large Online Platform) ovvero tra le realtà che sono tenute a rispettare la normativa. Sul tema si registra ora un nuovo intervento da parte di Altroconsumo.

DSA e indagine su Temu: il parere di Altroconsumo

L’organizzazione dei consumatori sottolinea come la lente d’ingrandimento di Bruxelles si sia posata sulla piattaforma asiatica in seguito all’azione che l’ha vista protagonista al fianco di BEUC (di cui fa parte). L’accento è posto su quelle che sono definite diverse lacune importanti, a partire da aspetti piuttosto opachi che riguardano i termini e le condizioni del servizio, per arrivare alle informazioni fornite ai clienti che non sono redatte in maniera chiara e comprensibile.

Ancora, Altroconsumo ha portato alla luce problematiche riguardanti l’interfaccia dell’e-commerce: non è organizzata e gestita in maniera conforme perché compromette, attraverso tecniche ingannevoli e manipolatorie (i cosiddetti dark pattern), la capacità degli utenti di prendere decisioni d’acquisto libere e informate. A tutto questo si aggiunge l’impossibilità di tracciare gli operatori commerciali, i venditori.

Altre criticità individuate sono inerenti a informazioni ingannevoli su prodotti, ad esempio la scarsità di stock rimanenti o la scadenza delle offerte, gli sconti falsi e l’impossibilità di contattare il servizio assistenza, poiché risulta difficoltoso repere le informazioni di contatto.

Nel caso di violazione del DSA accertata, la piattaforma rischia una sanzione pari al 6% del proprio fatturato annuo.

Di certo, Temu ha preso piede nel nostro paese, soprattutto tra la fascia d’età più giovane, complice una campagna di marketing diffusa, mirata e capillare. In estate si è ipotizzato una rivoluzione del sistema logistico, con la spedizione dei prodotti dall’Europa.

Nel frattempo, oltreoceano, il colosso concorrente a stelle e strisce Amazon si è mosso con l’iniziativa Haul per non perdere terremo proprio sul fronte della vendita di articoli economici.

Fonte: Altroconsumo
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Pubblicato il
15 nov 2024
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