Concedersi una pausa di tanto in tanto non può che far bene, anche alla produttività. Nulla di nuovo, è noto a tutti come un lavoratore sottoposto a stress eccessivo renda meno e peggio. Un concetto che Amazon sembra voler far proprio con l’introduzione dell’iniziativa AmaZen e l’installazione dei cosiddetti ZenBooth (o Mindful Practice Room) all’interno dei propri magazzini e centri di distribuzione.
Cabine per meditare a disposizione dei dipendenti Amazonh2
Di cosa si tratta? Piccole postazioni, all’apparenza simili alle vecchie cabine telefoniche, all’interno delle quali concedersi qualche minuto di relax, staccando la spina per poi tornare allo svolgimento delle proprie mansioni. Di seguito la descrizione ufficiale fornita dal gruppo di Seattle in occasione dell’annuncio del programma WorkingWell.
Guida i dipendenti attraverso pratiche di mindfulness, all’interno di chioschi individuali e interattivi negli edifici. Durante i turni, i dipendenti possono visitare le stazioni AmaZen e guardare brevi video con attività di benessere semplici da seguire, incluse meditazioni guidate, scene con suoni rilassanti e altro ancora.
Non è dato a sapere con quale frequenza i dipendenti possano farvi ricorso né quanto sia estesa a livello territoriale l’iniziativa. Questa la testimonianza di una dipendente che ha avuto modo di mettere alla prova uno ZenBooth.
La cura di se stessi è importante e AmaZen offre l’opportunità di prendere il tempo che mi serve per fare una pausa e riorganizzarmi, aiutandomi a svolgere meglio il lavoro. Al ritorno sono più concentrata, ha un effetti a lungo termine sul resto della mia giornata.
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Amazon è finita più volte al centro di critiche e polemiche per i ritmi di lavoro, sia all’interno di magazzini e centri di distribuzione sia sul fronte dei corrieri che si occupano delle consegne. Un problema avvertito in particolare nel corso dell’ultimo anno, causa pandemia, tanto da portare in alcuni casi alla chiusura delle strutture e all’organizzazione di scioperi.