Stando ai numeri forniti da Jeff Bezos , Amazon può contare su un numero considerevole di abbonati al servizio Prime. Una fetta di utenti paganti che forse non pesa (ancora) molto sui conti della corporation, ma che di certo rappresenta un punto fermo nella strategia di crescita di una corporation costantemente al centro della scena – e spesso per ragioni non molto positive.
Nella lettera annuale inviata agli azionisti di Amazon, Bezos ha annunciato che gli abbonati a Prime ha raggiunto la ragguardevole cifra di 100 milioni : gli utenti di Prime possono contare sull’accesso alle piattaforme dei contenuti esclusivi di Amazon , a sconti e consegne garantite in 48 ore nei paesi raggiunti dal servizio.
La cresciuta di Prime è stata a dir poco vertiginosa, ha comunicato ancora Bezos, con l’ultimo anno a rappresentare un risultato “record” e l’aggiunta, in una sola settimana, di 4 milioni di nuovi abbonati. La disponibilità del servizio in nuovi territori come Paesi Bassi, Messico e Singapore ha di certo aiutato a centrare l’obiettivo.
Nel 2017 Amazon Prime ha contribuito alla spedizione di 5 miliardi di pacchi in tutto il mondo, ha detto Bezos, segno del fatto che la corporation statunitense continua a essere impegnata soprattutto nel business della vendita di oggetti “fisici” piuttosto che nella fornitura di servizi cloud.
Dei 178 miliardi di dollari di ricavi fatti registrare nel 2017 , infatti, i server di AWS pesano “appena” per $17,5 miliardi; le entrate operative sono state $4 miliardi, mentre i profitti netti ammontano a $3 miliardi. Ulteriori notizie in merito ai conti (trimestrali) di Amazon verranno comunicati nel corso di questa settimana.
Alfonso Maruccia