Hardware potente, prezzo interessante, servizi e contenuti: con queste credenziali Amazon si presenta alla sfida autunnale con Apple, Samsung e gli altri produttori di tablet in vista delle compere natalizie. I nuovi Kindle Fire HDX sono senza dubbio delle fuoriserie venduti a un prezzo da berlina, con l’azienda di Seattle capitanata Jeff Bezos che spinge forte sulle qualità velocistiche e sul software della loro nuova creazione per tentare di strappare la preferenza degli acquirenti. E Bezos questa volta ci sta mettendo parecchio la faccia , quasi a tentare di assestare un grosso colpo alla concorrenza per guadagnare un bel po’ di terreno in questa tornata.
Il guanto di sfida è stato lanciato: alla terza iterazione , il tablet Amazon Kindle Fire pare pronto a tentare di strappare a iPad e la legione di tablet Android capitanata dal Nexus 7 lo scettro. I nuovi modelli HDX da 7 e 8,9 pollici sono equipaggiati da processori di prim’ordine, tanta RAM e una GPU in grado di regalare grafica fino a qualche anno fa impensabile su un dispositivo mobile. Ma, come di consueto, da Seattle scelgono di puntare molto sui servizi offerti alla clientela e sul prezzo: il modello da 7 pollici parte da 229 dollari, e offre uno schermo fullHD da 320ppi abbinato a una CPU quad-core Snapdragon 800 e 2GB di RAM . Se a ciò si uniscono i video da guardare in streaming o ( novità ) offline per chi sottoscrive il programma Prime negli USA, e una durata della batteria migliorata, il risultato complessivo è impressionante.
Lo stesso vale per il modello da 8,9 pollici (prezzo a partire da 379 dollari): di base c’è lo stesso processore da 2,2GHz in grado di spegnere ciascun core o l’intera elettronica per risparmiare energia, così da aumentare l’autonomia soprattutto quando si svolgono attività poco impegnative come la lettura, e in più uno schermo con risoluzione da 2560×1600 pixel . I Kindle Fire HDX riescono a stare accesi fino a 17 ore in determinate condizioni, fino a 11 usando il tablet normalmente: il tutto con un redesign della scocca che li ha resi più leggeri e sottili. E questa volta Amazon ha cercato di evitare compromessi anche in altri aspetti come la fotocamera (sul modello più grande arriva a 8MPx, sul più piccolo a 5, ma entrambe con una lente f/2,2 davanti) che è all’altezza di quelle della concorrenza, o negli accessori con delle cover chiamate Origami che permettono di proteggere lo schermo e al contempo sostenere il tablet su un tavolo per scrivere o guardare film.
Un serio restyling l’ha ricevuto anche il sistema operativo, che è sempre un fork di Android (4.2 in questo caso) ma si chiama Fire OS 3.0 “Mojito” : in questo caso Amazon ha sgombrato il campo da una serie di scelte soprattutto grafiche che penalizzavano l’usabilità della precedente versione, riportando l’interfaccia a paradigmi più tradizionali (via il carousel obbligatorio delle app, ora c’è anche la griglia) e migliorando molti aspetti dedicati anche al pubblico enterprise con la gestione dei certificati di sicurezza e un account email decisamente cresciuto. Anche il browser Silk è stato migliorato.
Il pubblico di riferimento del Fire resta comunque quello consumer: non a caso una delle funzioni più pubblicizzate è il tasto “Mayday” per la richiesta di aiuto immediata , una sorta di servizio di assistenza in videoconferenza da attivare ovunque ci sia la connessione disponibile e con cui ricevere il sostegno e i consigli di un tecnico Amazon direttamente in video sullo schermo e con la capacità di mostrare da remoto le azioni da compiere o addirittura risolvere alcuni problemi di configurazione (in ogni caso l’operatore può sentire ma non vedere il cliente). L’ obiettivo di Amazon è di fornire entro 15 secondi dalla richiesta un supporto fattivo direttamente a domicilio del cliente , a tutte le ore e ogni giorno dell’anno: una idea che non fa altro che tradurre in realtà l’eterno proposito che sostiene l’azienda (in cliente al centro di tutto).
Ci sono poi anche altre funzioni software che sono ovviamente tagliate sulle esigenze del pubblico consumer: X-Ray , il servizio di fornitura di contenuti “extra” paralleli viene esteso ai film e alla musica, rispettivamente fornendo informazioni extra e curiosità sul film o la serie TV in visione o mostrando il testo della canzone ascoltata. Second Screen , compatibile con alcune TV Samsung, PS3 e PS4, permette di mostrare il contenuto in visione sullo schermo del salotto e sfruttare le suddette funzioni X-Ray sullo schermo del tablet (ma funziona via cloud , c’è bisogno della connessione a Internet affinché funzioni: non c’è connessione diretta tra tablet e TV). E c’è anche il supporto per alcune stampanti WiFi.
Infine, per tentare di spezzare definitivamente la concorrenza, Amazon ha deciso di lasciare in listino il vecchio Kindle Fire HD, ma aggiornando la CPU portandola fino a 1,5GHz e installandoci il nuovo Mojito a bordo: costerà 139 dollari , un prezzo notevole per un 7 pollici con schermo da 1280×800 e tutta la pletora di funzioni garantite da Fire OS 3.0, e che nonostante le carenze nelle specifiche rispetto al Nexus 7 potrebbe comunque causare qualche grattacapo per via del prezzo notevolmente abbassato.
Luca Annunziata