L’impegno profuso da Amazon nel miglioramento dell’assistente virtuale Alexa e per incrementare sempre più la qualità dell’ecosistema di dispositivi Echo vede oggi impegnati su questi progetti oltre 10.000 dipendenti del gruppo. Lo ha confermato Dave Limp, Vice President di Amazon Devices, intervenuto nella giornata di ieri alla conferenza WSJ Tech D.Live in scena a Laguna Beach, in California.
In 10.000 per Echo e Alexa
Limp ha anticipato quella che sarà entro i prossimi anni la direzione intrapresa dal progetto Alexa, con l’intelligenza artificiale che di recente ha iniziato a parlare italiano facendo il suo debutto nel nostro paese con i primi smart speaker e smart display: sarà sempre più presente in ogni ambito e settore, dalla casa all’ufficio, fino all’automobile grazie ad alcune partnership siglate con i produttori del mondo quattro ruote. L’aver raggiunto le 10.000 unità costituisce un traguardo importante per il gruppo e che ben testimonia l’ambizione di Amazon. È sufficiente pensare che nel settembre 2017 sulle stesse iniziative lavoravano 5.000 dipendenti. Il numero è dunque raddoppiato in poco più di un anno.
Amazon HQ2 a New York e in Virginia
Quella di ieri è stata una giornata importante per il colosso di Jeff Bezos, che come anticipato da numerose indiscrezioni ha annunciato in via ufficiale la realizzazione di un nuovo quartier generale. La seconda sede di Amazon sarà divisa tra gli stati di New York e Virginia, rispettivamente tra NY City (Queens) e Arlington (Crystal City). Un’espansione che andrà a creare 50.000 posti di lavoro, dei quali presumibilmente (e auspicabilmente) beneficeranno in primis le comunità locali. A questi si aggiungeranno altri 5.000 dipendenti impiegati nel nuovo Operations Center of Excellence che sarà realizzato a Nashville, nel Tennessee.
L’annuncio di ieri è giunto al termine di una trattativa protrattasi per oltre un anno, con più di 280 città di Stati Uniti e Canada che si sono candidate per ospitare il cosiddetto HQ2 del gruppo, ovvero il secondo quartier generale per il quale è previsto un investimento complessivo pari a 5 miliardi di dollari.
Alla fine Amazon ha scelto di dividerlo tra due location differenti, con tutta probabilità per meglio sfruttare gli incentivi offerti dalle amministrazioni locali (a New York potrà contare su sgravi fiscali per circa 1,5 miliardi di dollari) e per non andare a impattare in modo gravoso sugli equilibri di un’unica comunità aumentando da un giorno all’altro in modo importante il numero di residenti della zona. La motivazione ufficiale, come si legge nel comunicato, è però un’altra.
Operando in due diverse location possiamo reclutare più talenti. Si tratta di città fantastiche che attraggono un sacco di ottime competenze.