Amazon ha recentemente annunciato una semplificazione della procedura che permette di indicare l’autenticità dei prodotti. Quando però i venditori riescono a superare i controlli, l’azienda di Seattle interviene per segnalare la presenza di prodotti contraffatti sulla piattaforma di e-commerce con la collaborazione delle aziende.
Prodotti Prada falsi, arrestato un cinese
La Counterfeit Crimes Unit (CCU) di Amazon aveva individuato sul sito alcuni prodotti Prada falsi. Il venditore cinese, scoperto nel 2021, è stato prontamente segnalato alle autorità della Cina, fornendo tutte le necessarie informazioni. Il tribunale ha condannato il venditore a tre anni di prigione, al pagamento di 25.000 dollari di multa e al rimborso di tutti i proventi derivanti dalla vendita di beni contraffatti. L’intero inventario illecito è stato sequestrato e distrutto.
Amazon sottolinea una particolarità del caso. La denuncia della Counterfeit Crimes Unit ha portato ad una sentenza penale basata principalmente sulle prove dei registri delle vendite contraffatte e sui registri di inventario dei centri logistici al di fuori della Cina, non sui prodotti contraffatti sequestrati. Ciò rappresenta un precedente importante nella lotta contro la contraffazione e un punto di svolta per i titolari dei diritti di proprietà intellettuale.
Solitamente le sentenze penali vengono emesse dai tribunali sulla base dei prodotti contraffatti sequestrati durante le irruzioni delle forze dell’ordine. In questo caso, il tribunale ha utilizzato principalmente le informazioni fornite da Amazon e da Prada.
Amazon ha finora bloccato oltre 800.000 venditori che tentavano di vendere prodotti falsi e oltre il 99% degli annunci sono stati bloccati o rimossi dai sistemi di protezione automatici. Solo nel 2022, la CCU ha denunciato oltre 1.300 criminali in Europa, Stati Uniti, Regno Unito e Cina.