L’uomo più ricco al mondo controlla il brand di maggior valore del pianeta. Non fa una piega. Quello di Amazon è valutato oggi oltre 315 miliardi di dollari. In seconda posizione si piazza Apple (309 miliardi) e sul gradino più basso del podio Google (309 miliardi). I numeri sono quelli riportati nel BrandZ Top Most Valuable Global Brands appena pubblicato da WPP e Kantar.
Amazon il brand che vale di più: 315 miliardi
Il comunicato che accompagna il report indaga le ragioni che sono fin qui valse il successo dell’azienda fondata e guidata da Jeff Bezos: acquisizioni mirate in grado di potenziare un business di per sé già solido nei territori e-commerce e cloud, progetti sperimentali che talvolta evolvono in nuove fonti di reddito, supporto ai clienti ritenuto al top e portfolio di prodotti e servizi in continua espansione in grado di soddisfare pressoché qualsiasi esigenza negli ambiti consumer ed enterprise.
Proponiamo di seguito la Top 10 per intero. Tra parentesi la variazione registrata nel corso dell’ultimo anno: tra le dieci elencate, l’unica società in passivo è Facebook, che ha probabilmente risentito dei tanti problemi legati alla privacy dei suoi utenti e dei leak conseguenti all’esplosione del caso Cambridge Analytica.
- Amazon: 315,505 miliardi di dollari (+52%);
- Apple: 309,527 miliardi di dollari (+3%);
- Google: 309,000 miliardi di dollari (+2%);
- Microsoft: 251,244 miliardi di dollari (+25%);
- VISA: 177,918 miliardi di dollari (+22%);
- Facebook: 158,968 miliardi di dollari (-2%);
- Alibaba: 131,246 miliardi di dollari (+16%);
- Tencent: 130,862 miliardi di dollari (-27%);
- McDonald’s: 130,368 miliardi di dollari (+3%);
- AT&T: 108,375 miliardi di dollari (+2%).
Dando un’occhiata invece ai brand che nel corso dell’ultimo anno sono stati in grado di far registrare la crescita più repentina in termini percentuali, in testa c’è Instagram (realtà controllata da Facebook) con un incremento pari al 95%. Seguono il marchio d’abbigliamento Lululemon (+77%), Netflix (+65%), Salesforce (+58%), Adobe (+57%), Shiseido (+56%), la già citata Amazon (+52%), Uber (+51%), LinkedIn (+46%) e Chipotle (+40%).
Le classifiche sono dominate dai giganti dell’universo hi-tech, mentre risultano del tutto assenti automaker o esponenti del settore luxury. Un ennesimo segno dei tempi che cambiano.