Nell’immaginario collettivo, Amazon rappresenta un colosso dell’e-commerce (e del cloud con AWS). È così, ma la società ha negli anni scorso lanciato iniziative legate anche agli store fisici, aprendo negozi e sviluppando tecnologie innovative con l’obiettivo di semplificare l’esperienza di acquisto e pagamento. 68 di questi, distribuiti tra i territori di Stati Uniti e Regno Unito, chiuderanno a breve.
Chiusi i negozi Amazon: Books, 4-star, Amazonh2
Serrande abbassate per tutte le librerie Books, frutto di un’iniziativa messa in campo nel novembre 2015 partendo da Seattle. Lo stesso vale per i punti 4-star aperti nel 2018 (dove trovare giocattoli, articoli per la casa ecc.) e per la catena Pop Up. L’elenco completo di tutti quelli gestiti da Amazon è consultabile sulle pagine del sito ufficiale.
Uno dei punti vendita della catena Amazon Books, inaugurata nel 2015 dal colosso dell’e-commerce (fonte: Amazon)
Stando a quanto riportato dalla redazione di Reuters, alcuni dei lavoratori colpiti dal taglio saranno supportati nel passaggio ad altri impieghi presso attività differenti gestiti dall’azienda nelle vicinanze.
I negozi fisici Amazon 4-star sono frutto di un esperimento avviato nel 2018 (fonte: Amazon)
La società ha confermato, attraverso una dichiarazione affidata al New York Times, che nonostante la decisione di oggi rimane impegnata sul fronte degli store fisici. Ne è testimonianza l’apertura del punto vendita Style a Los Angeles per i capi di abbigliamento. Inoltre, il taglio non interessa la catena di negozi Go dove si fa la spesa senza passare dalla cassa (siamo stati in quello di San Francisco).
La chiusura interessa anche i negozi Amazon Pop Up presenti negli Stati Uniti (fonte: Amazon)
Lo stesso vale per Whole Foods e Fresh, per i quali non sono previsti cambiamenti. Rimanendo in tema, nomi importanti di terze parti come Starbucks e Sainsbury’s hanno iniziato a sperimentare l’impiego della tecnologia Just Walk Out sviluppata dal gruppo.