Amazon avrebbe deciso di condividere i dati con i venditori di terze parti e incrementare la visibilità dei prodotti concorrenti. L’azienda di Seattle dovrebbe così evitare sanzioni milionarie (che possono raggiungere il 10% delle entrate globali) al termine delle indagini avviate a fine 2020 dalla Commissione europea.
Amazon offrirà più trasparenza
Come è noto, Amazon ricopre un doppio ruolo, in quanto offre i suoi servizi di logistica e consegna a venditori terzi e utilizza lo store per vendere i suoi prodotti. Secondo la Commissione europea, l’azienda di Seattle avrebbe così un enorme vantaggio rispetto ai concorrenti, potendo accedere ai dati sulle vendite e dare maggiore visibilità alla sua offerta.
Utilizzando le informazioni raccolte sui venditori terzi, Amazon avrebbe causato una distorsione della concorrenza. La seconda indagine riguarda invece un presunto trattamento preferenziale per la propria offerta retail e per i venditori che usano i suoi servizi di logistica e consegna.
Secondo la fonte della Reuters, Amazon consentirà ai venditori di accedere ad alcuni dati del marketplace e non utilizzerà questi dati per il suo business retail. L’azienda di Seattle mostrerà inoltre un secondo “buy box” per i prodotti concorrenti, se nel primo buy box vengono mostrati i suoi prodotti.
L’autorità antitrust europea valuterà ora le proposte di Amazon, considerando anche i feedback ricevuti dai concorrenti. La decisione finale dovrebbe essere comunicata entro fine anno.