Si tratta di una vicenda che ha scatenato le più disgustate e feroci reazioni, in particolare da parte della testata online TechCrunch . Al centro delle vibranti polemiche, l’ingresso di un particolare libro in formato elettronico tra i vasti meandri del Kindle Store .
Una guida scritta da un certo Phillip Greaves, una sorta di manuale sull’amore e il piacere legato al fenomeno della pedofilia . Appena apparso sugli scaffali virtuali del retailer statunitense Amazon il volume aveva fatto il giro del web, attirando i più indignati commenti .
Ma la società di Jeff Bezos aveva respinto le accuse , sottolineando come non fosse possibile censurare un libro sulla base di opinioni soggettive. Contraria al crimine, alla pornografia o alla violenza, Amazon aveva tuttavia ricordato il suo impegno da mero intermediario , affinché venga preservato il diritto degli utenti ad acquistare i propri libri preferiti.
Sospinto dal vento delle polemiche, il manuale aveva improvvisamente scalato le classifiche dei testi più venduti nello store del retailer a stelle e strisce. Un’ascesa che aveva scatenato reazioni ancora più dure. Relative in particolare alla recente acquisizione del sito Diapers.com , specializzato in prodotti per l’infanzia.
In sostanza, la stessa immagine del brand Amazon aveva iniziato a vacillare paurosamente. Nonostante alcune dichiarazioni circa i reali intenti del manuale scritto da Greaves, una guida per insegnare ai lettori come difendersi dai temibili predatori sessuali.
Amazon sembra ora aver rimosso il volume dal suo store , mentre il suo posto nella classifica dei 100 volumi più venduti è stato rimpiazzato dal classico di Ken Follett I Pilastri della Terra .
Mauro Vecchio