Amazon ha rimosso l’opzione di pre-ordine per i nuovi titoli in arrivo dell’editore Hachette (e delle sue collane tra cui Grand Central Publishing, Little Brown, Orbit). Secondo gli osservatori , il principe dell’e-commerce sta sfruttando la sua posizione di vantaggio per mostrare i muscoli ai partner: l’aut aut che lancia agli editori è stare alle sue condizioni o rinunciare a vendere sui suoi scaffali, che in alcune situazioni potrebbe significare uscire completamente dal mercato dei libri digitali.
Il braccio di ferro con Hachette riguarda i prezzi: Amazon vorrebbe vendere i libri a prezzi più bassi , diminuendo il 75 per cento di margine che l’editore mantiene su ogni vendita di ebook. D’altra parte con Hachette i rapporti sembrano tesi da un po’: prima i titoli dell’editore sul negozio digitale sono apparsi ad un prezzo superiore (e ciò ha comportato ovviamente ritmi di vendita inferiori), ora è il momento dei problemi per le nuove uscite che non potranno più godere dell’opzione di prenotazione del volume in arrivo, e che anzi risultano “non disponibili”; alcuni titoli sarebbero addirittura stati rimossi dal catalogo.
Il problema è che la battaglia si gioca in gran parte sui grandi titoli, cioè quei best seller – magari legati alla biografia un po’ pruriginosa di un VIP o alla nuova firma di punta – che hanno maggior pubblico. Come sottolinea Steven Gould, presidente dell’associazione americana degli Autori di Fantascienza: “Se Amazon fosse solo uno dei possibili distributori online la disputa con Hachette sarebbe poco significativa. Tuttavia, essendo al momento il più grande rivenditore al mondo con 58 miliardi di dollari all’anno di fatturato in più del concorrente più vicino, le sue azioni rischiano di avere un incredibile impatto sulla disponibilità degli editori e le carriere dei propri autori”. Mentre, tuttavia, i grandi autori riescono comunque a garantirsi visibilità e giusti strumenti di distribuzione, a fare le spese di questa battaglia potrebbero essere i piccoli autori, che in queste ore stanno sfogando tutta la propria delusione per Amazon che rischia di compromettere in maniera sostanziale le loro vendite.
A fare le scuse per la situazione difficile in cui si sono trovati è stato per il momento solo Hachette, per cui è intervenuto direttamente il CEO Michael Pietsch: “Stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità per trovare una soluzione”.
Claudio Tamburrino