Amazon è stata truffata da REKK con falsi resi

Amazon è stata truffata da REKK con falsi resi

Il gruppo di malviventi REKK ha truffato Amazon proponendo falsi resi agli acquirenti interessanti all'acquisto di articoli molto costosi.
Amazon è stata truffata da REKK con falsi resi
Il gruppo di malviventi REKK ha truffato Amazon proponendo falsi resi agli acquirenti interessanti all'acquisto di articoli molto costosi.

Amazon sta facendo causa a un gruppo di truffatori chiamato REKK che a quanto sembra è riuscito a guadagnare milioni di dollari con falsi resi. Il gruppo in questione avrebbe infatti pubblicizzato un servizio a pagamento che secondo la descrizione ufficiale forniva agli acquirenti articoli particolarmente costosi, come laptop e console di gioco, a buon prezzo sfruttando il sistema dei resi.

Amazon e la truffa dei falsi resi

Andando più nello specifico, nella documentazione ufficiale, Amazon definisce il gruppo REKK come una rete internazionale di malviventi che è riuscita a rubare milioni di dollari di prodotti all’e-commerce attraverso delle truffe sui rimborsi che includevano l’acquisto di oggetti di vario tipo con successive richieste di rimborso senza però restituire i prodotti, come previsto dalla procedura.

Il servizio veniva pubblicizzato tramite Reddit e Discord e mediante un canale Telegram che vantava oltre 30mila follower.

Il sistema si basava su varie tecniche, principalmente attacchi di phishing ai danni dei dipendenti dell’azienda o tramite la corruzione di coloro che operavano nella logistica, in maniere tale da fare approvare i rimborsi anche senza aver ricevuto i prodotti.

Viene segnalato che un dipendente Amazon corrotto da REKK ha approvato 76 resi per un valore di 100.000 dollari in cambio di una tangente di 3.500 dollari, mentre un altro è stato pagato 5.000 dollari per approvare 56 resi fasulli per un valore di oltre 75.000 dollari. Un altro caso è quello dell’imputato  Andrew Ling, che pare abbia ordinato cinque iPad per poi accordarsi con REKK per ottenere un rimborso sfruttando un attacco di phishing.

Da tenere presente che l’azienda fondata da Jeff Bezos è costantemente impegnata nel cercare di contrastare le truffe che possono verificarsi sul suo sito. Ad aprile corso, ad esempio, era scattata la denuncia per tre venditori truffatori che avevano inviato migliaia di richieste per la rimozione dei prodotti dei concorrenti dallo store, evidenziando un’inesistente violazione di copyright.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
11 dic 2023
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