Echo Input sta per sbarcare in Italia e altro non è se non la versione nuda del player prodotto da Amazon per vestire Alexa. Così come Echo e Echo Dot consentivano di riprodurre musica e parole, infatti, il nuovo Echo Input è invece per sua stessa definizione soltanto parte del tutto: spogliato delle funzioni di output, il nuovo device rimane semplicemente in costante ascolto, in attesa di ordini.
Per poter svolgere la sua funzione, quindi, Echo Input ha necessariamente bisogno di uno speaker esterno in grado di riprodurre l’output generato. Così facendo, l’utente che intende interagire con Alexa non deve rinunciare all’impianto audio casalingo o allo speaker di design già anzitempo acquistato: può invece integrare le due cose, aprendo le porte di casa ad Alexa anche senza lo scomodo ingombro (ed il costo) delle sue capacità audio. La trasmissione dei dati allo speaker esterno può avvenire sia tramite cavo audio da 3,5 mm che tramite Bluetooth.
La scelta Amazon è mirata e frutto di una strategia intelligente: grazie a Echo Input, l’uso di Alexa può essere integrato nelle abitudini quotidiane con maggior facilità e il budget inferiore necessario per l’acquisto suggerisce la possibilità di possedere più dispositivi per un servizio ancor più continuo e capillare.
Echo Input: le caratteristiche
Echo Input si presenta come un piccolo disco (colore bianco o nero) dello spessore di appena 12,5 millimetri, dal design essenziale che ben si presta ad una semplice collocazione in qualsiasi tipo di ambiente domestico.
Echo Input presenta quattro microfoni che consentono di accedere ad Alexa da qualsiasi punto della stanza, anche durante la riproduzione della musica. Basta chiedere e Alexa risponderà alle domande, riprodurrà la musica, leggerà le notizie, controllerà la tua casa intelligente, aggiungerà voci alla tua lista delle cose da fare e molto altro ancora.
Interessante è il fatto che, una volta connessi a Echo Input, gli speaker presenti in casa possono diventare parte integrante di un gruppo di riproduzione musicale multi-stanza, godendo quindi della sincronizzazione dello streaming gestita da Alexa. “Inoltre“, spiega Amazon, “la tecnologia Echo Spatial Perception (ESP) di Amazon calcola in modo intelligente la chiarezza della voce e determina quale Echo sia il più vicino per rispondere alla richiesta“. Strumenti già separatamente fruibili all’interno dell’abitazione possono pertanto diventare un elemento unico integrato, controllabile tramite comandi vocali ed abilitato a tutte le funzioni che le skill installate consentono.
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Prezzo
Echo Input è disponibile in Italia a partire dal 30 gennaio, ma può essere fin da subito prenotato su Amazon: il costo è pari a 39,99 euro. Il dispositivo si configura pertanto come il meno oneroso tra tutti i dispositivi della gamma Echo, offrendo 20 euro di risparmio rispetto a quell’Echo Dot che fin qui aveva rappresentato la versione “mini” del tradizionale Echo (99,99 euro) o dell’Echo Plus (149,99 euro).
Coloro i quali intendono far affidamento ad un audio di alto profilo possono dunque scegliere le due soluzioni opposte: un Echo Plus che offra il meglio della qualità disponibile tra gli speaker Amazon, oppure un Echo Input da integrare con sistemi audio differenti e nati espressamente per offrire il meglio della qualità di ascolto.
Anche i possessori di altri tipi di Echo hanno comunque la possibilità di fruire di speaker esterni tramite il connettore da 3,5mm disponibile, ma con Input il costo è minore e la scelta si fa più logica. La famiglia Echo è dunque ora più completa e l’abbassamento della soglia di accesso può aprire anche ad altri utenti la curiosità di chiacchierare con Alexa per capire cosa può fare, skill dopo skill.