“Alexa, metti le canzoni degli R.E.M.“, e poi ho attraversato la cucina. Quando “Shiny Happy People” è partita, mi sono voltato: il display era ancora girato verso di me. In questa piccola differenza sta l’enorme peculiarità del nuovo Echo Show 10 rispetto a tutti gli altri modelli del passato. No, non è soltanto un tocco simpatico con cui Amazon ha tentato di differenziare un nuovo modello: nel nuovo Echo Show ci sono caratteristiche tali da cercare un posizionamento diverso, un ruolo proattivo, una maggiore proiezione verso l’utente.
Si muove. Ruota. Ti guarda, per farsi guardare. Ti segue mentre di sposti. Ti ascolta, per cercarti nello spazio e metterti a disposizione tutto quanto tu possa avere a disposizione. “It’s the end of the world as we know it“? Forse no, ma sicuramente è un grosso passo avanti nel concetto di speaker intelligente per la casa.
Nuovo Echo Show 10
Già nel precedente Echo Show 10 c’era una vocazione: era stato il primo Echo con un ampio display a disposizione ed una dotazione audio di valore: un dispositivo che occupava e riempiva davvero lo spazio, rendendosi protagonista nell’ambiente di riferimento grazie ai 10 pollici di diagonale messi a disposizione dell’interfaccia. Troppi, forse: le versioni da 5 pollici e da 8 pollici ne hanno sostituite le funzioni, occupando il mercato grazie a prezzi inferiori. Ma in quel device c’era comunque una natura diversa, che il nuovo modello reinterpreta e rilancia attraverso un movimento motorizzato di rotazione su di un asse centrale. C’era l’ambizione di arrivare a distanza, di liberare l’utente rispetto alla visione ridotta che un piccolo display consente. C’era una proiezione verso l’ambiente circostante, c’era il desiderio di pervadere il contesto con un servizio più efficace.
Tutto ciò è stato evoluto in modo tanto leggero quanto radicale con il nuovo concept di una cassa attorno al quale può scivolare un display:
Grazie a questa piccola caratteristica, infatti, il Nuovo Echo Show 10 torna ad occupare il volume di un ambiente, ma aggiungendo un elemento che cambia in modo essenziale la situazione: grazie alla rotazione, è in grado di essere sempre voltato nella giusta direzione, liberando l’utente dalla necessità di una posizione stazionaria. L’utente può dunque muoversi liberamente nell’ambiente sia che stia componendo una ricetta, sia che stia facendo le pulizie di casa, sia che stia effettuando una videochiamata o che voglia sempre vedere quale canzone della propria playlist è in riproduzione. Ma c’è altro ancora: con un Echo Show del resto si possono guardare film, si può giocare, si può agire sulla videosorveglianza, si può rispondere al citofono. Le funzioni visive sono in continuo aumento ed un Echo Show 10 in grado di ruotare le mette tutte effettivamente a disposizione dell’utente. A cambiare è un elemento fondamentale: non è l’utente a dover cercare la posizione e l’angolazione, ma a pensarci è il dispositivo. Al centro della scena non c’è più lo speaker, quindi, ma torna ad esserci l’utente nella piena libertà del suo spazio e del suo tempo. E questo fa tutta la differenza del mondo.
Come funziona
Mentre suona “The one I love” ho la tentazione di provocare il nuovo Echo spostandomi ripetutamente di fronte al display. La capacità di identificare la sagoma in movimento è estremamente buona, ma chiaramente non bisogna immaginare scatti repentini o un asservimento totale: i sensori sono affidabili, ma richiedono spostamenti “naturali”, in piena visibilità e tali da consentire al meccanismo di riadattarsi.
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Il movimento è fluido e completamente silenzioso, rendendo il nuovo Echo Show 10 estremamente discreto: anche mentre si volta per essere sempre reperibile alle pupille dell’utente, la sua presenza non si fa notare. Ottime le capacità audio, con un suono che appare meglio distribuito nello spazio rispetto a molti dei modelli precedenti e con un suono caldo ed estremamente gradevole. Alla luce del prezzo (249,99 euro), si tratta di un prospetto decisamente equilibrato, per una esperienza avanzata con Alexa per chi ha messo l’assistente Amazon al centro della propria esperienza di smart home.
Amazon non ha lasciato nulla al caso, gestendo il movimento del dispositivo in modo più raffinato rispetto a come ha immesso sul mercato i precedenti Echo. Durante la configurazione, infatti, viene riposta particolare attenzione alla posizione del device nello spazio ed alle possibilità di rotazione disponibili. L’utente può dunque scegliere quale sia l’arco di rotazione possibile, fino a poter decidere anche quale sia la posizione standard del device durante le fasi di inattività. Qualora si decida di far scorrere sulla telecamera la protezione per proteggere la privacy dell’ambiente, chiaramente la rotazione sarà inibita.
Perché sceglierlo
A parte una qualità complessiva elevata, il nuovo Echo Show 10 manifesta altresì la peculiarità del movimento e grazie a questa esprime appieno il proprio potenziale. Inutile dunque adagiare il dispositivo in un luogo poco vissuto della casa, o nei pressi di un ambiente nel quale ci sia poco movimento. Inutile, ad esempio, posizionarlo di fianco al divano se poi si immagina di restare coricati o seduti: con ogni probabilità un normale Echo Show 8 (79,99 euro) potrà svolgere degnamente le stesse funzioni senza problema alcuno. La posizione ideale è quella in cucina, o comunque nell’ambiente che si tende a vivere con maggior intensità: è questo il luogo in cui sarà possibile attivare le sinergie migliori tra utente e display, rendendo quel movimento più utile ed efficace. Tra le parti viene a crearsi una vera e propria simbiosi, un rapporto stretto legato a quell’incontro visivo tra occhi e display, tra volto e videocamera, che crea un’intesa tra le parti e migliora pertanto l’esperienza tra utente e assistente, tra uomo e macchina, tra la persona e Alexa.
C’è inoltre una funzione ulteriore da tenere in stretta considerazione: il nuovo Echo Show 10 può facilmente trasformarsi in una sorta di videocamera di sorveglianza posizionata al centro dell’ambiente che si intende controllare. Può dunque essere un modo intelligente per sposare uno speaker alla videosorveglianza di casa, ma al tempo stesso potrebbe essere un facile canale di contatto con una persona anziana che si intende contattare facilmente da remoto. Un apposito avviso notifica l’attivazione della videocamera ai presenti, a tutela della privacy di tutti, creando un nuovo veicolo di comunicazione visiva: da remoto si può chiedere al nuovo Echo Show 10 di ruotare il proprio asse per poter vedere l’ambiente a 360 gradi, ritrovandosi effettivamente al centro della scena e potendo così vedere tutto quanto accade in qualsiasi momento. Ancora una volta il prezzo di 249,99 euro appare del tutto giustificato, insomma, perché in un solo device si mettono assieme un agglomerato di funzioni a cui solo molti altri device assieme potrebbero supplice: un videocitofono, uno speaker musicale, un assistente vocale, una videocamera di sorveglianza interna, un tablet, un hub per il controllo della smart home e altro ancora.
Più degli altri Echo
Insomma, il Nuovo Echo Show 10 è molto più di quel che sembra, andando a definire un’esperienza evoluta del mondo Alexa. L’importante è sfruttarlo per quel che è e per quel che può offrire, dislocandolo in un ambiente densamente vissuto, in una posizione dominante, con una alimentazione facilmente reperibile e con una propria piena predisposizione a dialogare con un assistente per sfruttarne appieno le capacità.
“Alexa, stop“. Mentre mi allontano, ancora mi sta guardando. Poi torna nella sua posizione e si appresta a servire il prossimo comando. Mia figlia entro pochi minuti metterà le musiche delle Blackpink, ma il nuovo Echo Show 10 è sufficientemente discreto da evitare gesti di dissenso. Cosa che il sottoscritto non riuscirà invece a trattenere.