ENGIE ha inaugurato a fine maggio il più grande parco agrivoltaico italiano. Si trova tra Marsala e Mazara del Vallo (Trapani), ha una capacità di 66 MW e verrà sfruttato principalmente per fornire energia rinnovabile alle attività di Amazon. Un secondo parco da 38 MW è attualmente in costruzione a Paternò (Catania).
Energia fotovoltaica per Amazon
Il parco agrivoltaico di Mazara del Vallo è anche il primo concepito sulla base di un modello contrattuale Corporate PPA (Power Purchase Agreement) tra due aziende private. Ha un’estensione di 115 ettari, ma i pannelli fotovoltaici non coprono il terreno. Sono infatti installati ad un certa altezza per consentire la coltivazione dei campi sottostanti.
Grazie all’uso di pannelli bifacciali montati su inseguitori monoassiali è possibile catturare dal terreno sia la luce diretta che quella riflessa, incrementando la produzione di energia. Inoltre viene minimizza l’area necessaria per l’impianto fotovoltaico e massimizzata l’efficacia per la destinazione agricola. Nel parco di Mazara del Vallo verranno coltivate foraggere, viti, lavanda e piante aromatiche e officinali.
Il parco è composto da oltre 120.000 pannelli in grado di produrre 66 MW di energia. Insieme a quello di Paternò consentirà di risparmiare oltre 62.000 tonnellate di emissioni di CO2 all’anno. Come detto, l’energia prodotta è destinata per larga parte alle attività di Amazon in Italia. La parte restante verrà immessa sul mercato contribuendo al fabbisogno energetico di circa 20.000 utenze domestiche siciliane.
Giorgio Busnelli, Direttore delle Categorie del Largo Consumo per Amazon in Europa, ha dichiarato:
Sono lieto di essere oggi a Mazara del Vallo per l’inaugurazione del primo parco agrivoltaico in Italia, che coniuga la produzione di energia rinnovabile con la preservazione del territorio coltivabile. Questo progetto ci consente di accelerare il nostro percorso verso l’azzeramento delle emissioni nette di CO2 entro il 2040, contribuire alla transizione energetica del Paese e generare un impatto positivo nelle comunità in cui operiamo.