In questo momento di grande tensione per tutto quel che sono gli acquisti online, con gravi difficoltà nella logistica e importanti novità normative a rendere più complesse le consegne, Amazon ha adottato una nuova politica nella gestione dei resi così da andare incontro alle necessità degli utenti. Anche in questo momento tanto complesso, quindi, Amazon intende qualificare al meglio l’esperienza della propria utenza: nuove priorità nelle consegne hanno consentito di accelerare lo smaltimento delle code e ora nuove politiche di reso tendono la mano all’utenza che si trova fortuitamente con prodotti sbagliati o danneggiati in mano.
Amazon: le nuove regole per i resi
Le regole per i resi sono esplicitate all’interno di una pagina estremamente chiara in ogni dettaglio, sulla quale è però ora disponibile anche una appendice ulteriore dedicata al periodo attuale. Spiega nello specifico il gruppo:
Niente è più importante della salute e del benessere dei nostri clienti, dipendenti e delle comunità che serviamo. A tal fine, estenderemo temporaneamente la finestra di restituzione per darti più tempo per restituirci gli articoli. Gli articoli consegnati da Amazon o dai venditori terzi tra il 15 febbraio 2020 e il 30 aprile 2020 compresi possono essere restituiti fino al 31 maggio 2020.
Ecco dunque la novità essenziale di queste ore: qualunque oggetto acquistato dal 15 febbraio ad oggi, oppure da oggi al 30 aprile, potranno tutti essere restituiti entro il 31 maggio 2020. A quel punto con ogni probabilità saremo alle prese con nuove politiche di contenimento, con minor pressione sugli spostamenti e con maggiori libertà d’azione anche in termini di e-commerce. La proiezione temporale della misura di Amazon appare pertanto ben proporzionata.
Si ricorda come, anche in questa situazione sospesa, le spese quotidiane sono disponibili anche agli utenti Prime Now e per tutti rimane la possibilità di un mese gratuito del servizio Amazon Prime (senza spese di spedizione su milioni di prodotti).