Amazon ha da poco condiviso il suo ormai consueto report annuale relativo alla protezione dei marchi con cui va ad evidenziare gli sforzi che sono stati compiuti nei mesi addietro per la tutela di clienti e partner di vendita relativamente alla contraffazione dei prodotti.
Amazon: lotta attiva alla contraffazione anche nel 2022
Il colosso dell’e-commerce è riuscito ad evitare 6 milioni di prodotti contraffatti durante tutto il 2022, ovvero il doppio rispetto allo scorso anno, andandoli a identificare, sequestrare e smaltire e facendo in modo che non potessero essere rivenduti e che quindi potessero raggiungere i clienti. Il tutto è stato possibile anche grazie alla combinazione strategica tra tecnologia e figure esperte del settore che operano in Amazon.
Andando più nello specifico, Amazon ha bloccato oltre 800mila tentativi di creazione di nuovi account di vendita da parte dei contraffattori, prima ancora che riuscissero a pubblicare un’inserzione e quindi prima di realizzare una vendita.
Amazon ha poi continuato a migliorare le tecnologie di protezione automatizzata che sfruttano le collaborazioni con i marchi iscritti al Brand Registry e i dati che queste forniscono, riducendo la necessità per i marchi di individuare e segnalare le violazioni.
Viene altresì fatto presente che nel 2022 l’unità di Amazon per i crimini di contraffazione creata nel 2020 (Counterfeit Crimes Unit, CCU) ha citato in giudizio o segnalato alle forze dell’ordine oltre 1.300 criminali negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell’UE e in Cina.
In collaborazione con la Camera di Commercio degli Stati Uniti e con la Customs and Border Protection, Amazon ha creato campagne marketing che hanno aiutato i clienti a capire come fare acquisti in sicurezza e accertarsi di comprare prodotti autentici.
Per quanto riguarda specificamente l’Italia, vi è stata una proficua collaborazione con le istituzioni locali. L’accordo siglato nel 2021 per la tutela del Made in Italy agroalimentare su Amazon ha reso “lo stivale” il primo Paese al mondo a siglare un memorandum di intesa per la protezione dei marchi d’origine.
Sempre in Italia, dalla sinergia con il Ministero dell’Interno è nato il progetto FATA (From Awarness To Action) che evidenzia l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato nella lotta alla purtroppo sempre maggiore interconnessione tra schemi criminali e contraffazione.