Pare ne abbiano vendute poche decine di migliaia , fino a questo punto: dunque ci saranno senz’altro alcune migliaia di clienti Amazon piuttosto seccati per la decisione di abbassare il prezzo del primo smartphone della linea Fire da 199 dollari a 99 centesimi . Va bene che Amazon è l’e-commerce con gli sconti maggiori per antonomasia, ma 45 giorni per abbattere il prezzo del 99 per cento sono davvero pochi considerate le roboanti dichiarazioni del lancio.
L’offerta di Amazon comunque vale unicamente per chi sottoscrive un contratto biennale abbinato al telefono ( ora in vendita anche in Europa , ma non in Italia): assieme si continua a ottenere un anno di servizio Prime gratuito, che negli USA e nel Regno Unito non costa poco, ma evidentemente da solo questo vantaggio non è bastato a convincere i consumatori all’adozione di massa del nuovo concetto tridimensionale dell’interfaccia. Conta in questa debacle anche il fatto che Fire sia Android senza essere pienamente Android (niente Play Store), che l’hardware sia di buon livello ma non esattamente da fuoriserie, e che il prodotto sia pensato essenzialmente per vivere e respirare nell’ecosistema di Amazon senza praticamente mai mettere il naso fuori. Il tutto, se non si vuole firmare un contratto da due anni, per 449 dollari: con la stessa cifra ci sono altri prodotti , magari made in China , con caratteristiche analoghe o addirittura superiori.
La mossa può essere messa anche in relazione col fatto che oggi sarà probabilmente annunciato un nuovo iPhone, ma in ogni caso non è un segnale che rassicuri sulla salute di questo prodotto. In fondo, comunque, questa novità dice qualcosa (lo conferma, più che altro) del modello di business adottato da Amazon: la monetizzazione di un investimento di mesi o anni in ricerca e sviluppo non arriva dalla vendita del prodotto, bensì da tutti i servizi abbinati che trainano il vero business core dell’azienda . Fire è un terminale per utilizzare i servizi Amazon: acquisti di libri, noleggio dei film, ascolto della musica, e-commerce in senso lato (sport, abbigliamento, elettronica…). Se i margini non ci sono sul telefono, ci saranno comunque su tutto il resto: chi ha un abbonamento a Prime lo sfrutta per risparmiare sulle spese di spedizione, quindi compra da Amazon, quindi Amazon ci guadagna. ( L.A. )