La Competititon and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha avviato un’indagine formale per verificare se Amazon e Google hanno violato la legge che protegge i consumatori, consentendo la pubblicazione di recensioni false. Si tratta del secondo atto del procedimento aperto a maggio 2020. Una simile indagine era stata avviata contro eBay, Facebook e Instagram.
Amazon e Google non bloccano le fake review?
L’autorità antitrust del Regno Unito vuole verificare se e come Amazon e Google rilevano le recensioni false e attuano misure idonee alla loro rimozione. In particolare, la CMA crede che le due aziende non abbiano fatto abbastanza per individuare recensioni false o ingannevoli, rimuovere prontamente tali recensioni dalle loro piattaforme e imporre sanzioni adeguate agli utenti che pubblicano le recensioni.
L’autorità sospetta inoltre che alcuni recensori hanno ricevuto denaro o altri incentivi in cambio di recensioni positive. Secondo la CMA, i sistemi di Amazon non hanno rilevato il comportamento scorretto di alcuni venditori che manipolano gli elenchi dei prodotti, ad esempio “rubando” recensioni positive da altri prodotti.
Le recensioni false danneggiano i consumatori perché alterano la loro esperienza di acquisto e ovviamente danneggiano anche le aziende concorrenti. Se verrà confermata la violazione della legge, Amazon e Google saranno obbligati a modificare i sistemi di rilevazione e rimozione delle recensioni false oppure verranno portate in tribunale.
Un portavoce di Amazon ha dichiarato che l’azienda investe molte risorse per combattere le fake review, come sottolineato in un post pubblicato pochi giorni prima la rimozione dei prodotti RavPower. Un portavoce di Google ha invece dichiarato che l’azienda adotta regole molto stringenti (in caso di grave violazione viene rimossa la recensione e chiuso l’account dell’utente).