Nella denuncia della FTC (Federal Trade Commission) degli Stati Uniti contro Amazon ci sono riferimenti ad un algoritmo, denominato Project Nessie, che permette di aumentare i prezzi senza superare una determinata soglia di sicurezza. Si scopre ora che il sistema ha portato nelle casse dell’azienda di Seattle circa 1,4 miliardi di dollari.
Extra profitti con Project Nessie
La FTC e 17 procuratori federali hanno accusato Amazon di abusare della sua posizione dominante per ostacolare la concorrenza. Una delle pratiche adottate riguarda la manipolazione dei prezzi con Project Nessie. Le pagine della denuncia erano state “censurate” (in pratica una serie di barre nere). Ora diverse parti oscurate sono leggibili, quindi è possibile conoscere ulteriori dettagli sull’algoritmo (dalla pagina 119 del documento).
La FTC scrive che Project Nessie è un algoritmo segreto usato da Amazon per identificare i prodotti per i quali gli store online concorrenti seguono l’incremento dei prezzi. Quando attivato, l’algoritmo aumenta il prezzo e, se gli altri store seguono l’esempio, il prezzo rimane più alto. In caso contrario viene ripristinato il prezzo originale.
In base ai dati pubblicati sul documento, Amazon ha ottenuto da Project Nessie profitti per circa 1,4 miliardi di dollari tra il 2015 e il 2019. La FTC scrive che l’algoritmo può essere riattivato in qualsiasi momento.
Un portavoce di Amazon ha ribadito quanto già dichiarato all’inizio di ottobre:
La FTC sostiene che un vecchio algoritmo di determinazione dei prezzi di Amazon chiamato Nessie è un metodo di concorrenza sleale che ha portato ad un aumento dei prezzi per i consumatori. Ciò descrive grossolanamente questo strumento. Nessie veniva utilizzato per cercare di impedire che il nostro sistema di comparazione dei prezzi portasse a risultati insoliti in cui i prezzi diventavano così bassi da essere insostenibili.