A scatenare il fuoco legale sono stati i vertici di M-Edge Accessories LLC, azienda specializzata in accessori per l’e-reader di Amazon, Kindle. Il retailer statunitense è stato così accusato di aver “sabotato il business” dell’azienda con base in Maryland .
Stando ai dettagli forniti dall’ accusa , M-Edge avrebbe subito un’autentica estorsione da parte di Amazon, in particolare su commissioni più alte di quelle concordate in precedenza. Il colosso di Jeff Bezos avrebbe dunque minacciato di offrire minore visibilità ai prodotti della società sul proprio marketplace .
Le accuse di M-Edge non sono finite qui. Amazon avrebbe messo in commercio una cover per Kindle in violazione di un proprio brevetto depositato anni prima. Il retailer è stato dunque denunciato per pratiche commerciali sleali, pubblicità ingannevole e appunto appropriazione indebita di proprietà intellettuale .
Scendendo nei dettagli, Amazon e M-Edge avrebbero firmato nel 2009 un accordo della durata di tre anni, in cui il retailer si era impegnato a trattenere il 15 per cento dalla vendita degli accessori. Una percentuale più che raddoppiata appena due mesi dopo, con la relativa minaccia di declassare i prodotti venduti da M-Edge .
Dopo un iniziale rifiuto, Amazon avrebbe esercitato ulteriori pressioni. M-Edge era stata costretta a capitolare per l’intima dipendenza del suo business da quello del retailer. Sempre stando ai dettagli della causa, la società con base in Maryland avrebbe sborsato 6,5 milioni di dollari in commissioni .
Mauro Vecchio