I colossi della tecnologia si stanno rendendo conto della pericolosità dell’intelligenza artificiale generativa e stanno adottando sempre più soluzioni al fine di impedire all’IA di agire contro gli esseri umani e il loro operato. Da un lato l’utilità di tali strumenti è evidente: grazie all’IA, ad esempio, le consegne Amazon sono diventate più efficienti. Dall’altro lato, però, nel caso dello stesso gigante dell’e-commerce, è stato individuato un grave problema: su Kindle Unlimited esistono troppi libri generati da IA che appaiono anche tra i best seller nonostante il loro appeal estremamente limitato.
Troppi libri generati da IA su Kindle: Amazon cosa può fare?
L’autopubblicazione tramite il programma Kindle Direct di Amazon è un metodo semplice ed efficace per permettere ai piccoli autori di crearsi un seguito senza il supporto di un grande editore. L’accesso immediato a tale servizio, però, permette anche di generare infiniti libri scritti dall’intelligenza artificiale e caricarli per venderli. Questo processo è stato oggetto di un’indagine approfondita da parte dell’autrice indipendente Caitlyn Lynch e del portale Motherload, i quali hanno notato come tra i 100 migliori eBook di Teen & Young Adult Contemporary Romance solo 19 best seller erano libri veri e legittimi. Il resto? Contenuti generati da IA.
Si specula, pertanto, che questo caricamento di massa di libri generati dall’IA potrebbe essere sfruttato dagli imprenditori più furbi per generare royalties da Amazon Kindle Unlimited mediante bot che cliccano su un libro automaticamente e sfogliano artificialmente l’ebook. Al contempo, però, qualche ignaro utente potrebbe sentirsi attratto da quei libri e sprecare denaro su un prodotto di bassa qualità, rendendo parallelamente molto più complessa la ricerca di libri autentici, scritti da autori umani.
Amazon ha risposto a Motherboard che le linee guida sui libri che possono essere messi in vendita non impediscono la commercializzazione di tali scritti, senza aggiungere esplicitamente che l’azienda interverrà contro il caricamento persistente di libri scritti dall’IA e senza senso, incoerenti, e pensati esclusivamente per trarre profitto dalle royalties. Il problema, di conseguenza, probabilmente resterà ancora per diverso tempo.