Amazon ha investito parecchio nelle fonti rinnovabili per eliminare completamente le emissioni di CO2 entro il 2040. L’azienda di Seattle ha ora deciso di avviare la produzione di idrogeno per alimentare i veicoli usati nei magazzini. Plug Power ha installato il primo elettrolizzatore nel centro logistico di Aurora in Colorado.
Amazon punta sull’idrogeno
L’elettrolizzatore è un sistema che permette di ottenere idrogeno dall’acqua. Quello installato da Plug Power ha una potenza di 1 MW e può generare idrogeno sufficiente per le celle a combustibile di oltre 225 carrelli elevatori (ma può arrivare a 400). L’idrogeno prodotto verrà conservato nel centro logistico di Amazon in forma gassosa all’interno di serbatoi.
Plug Power ha già fornito oltre 17.000 celle a combustibile all’azienda di Seattle per sostituire le batterie dei carrelli elevatori in oltre 80 magazzini negli Stati Uniti. In questo caso però l’idrogeno viene portato sul posto in forma liquida. La produzione on-site consente di ridurre le emissioni di CO2 dovute al trasporto e di sfruttare l’elettricità in eccesso ottenuta dalle fonti rinnovabili. Amazon afferma che l’idrogeno contribuirà a raggiungere la decarbonizzazione entro il 2040.
Solitamente viene prodotto usando metano, rilasciando CO2 nell’atmosfera. Plug Power usa invece l’elettricità, ma il processo è più costoso. L’elettrolizzatore installato nel centro logistico di Aurora è tuttavia collegato alla rete elettrica. Non si può quindi parlare di idrogeno verde perché il 60% dell’elettrica negli Stati Uniti viene ottenuta da combustibili fossili. L’elettricità ottenuta da Amazon dalle fonti rinnovabili non è ancora sufficiente.