Nella nuova guerra dei servizi in the cloud , la sfida legale scagliata dai vertici di Amazon a meno di sei mesi dal lancio della piattaforma Google Compute Engine . Ai piani alti della divisione vendite di Amazon Web Services, Daniel Powers aveva ottenuto una liquidazione da 325mila dollari per lasciare gli uffici sulla nuvola dell’azienda guidata da Jeff Bezos.
Veterano di IBM, Powers era diventato vicepresidente alle vendite di Amazon Web Services nell’anno 2010, prima di apprendere tutti i segreti degli stessi servizi legati al cloud computing. Congedato nel giugno di quest’anno, era stato subito assoldato dal competitor Google per la sua nuova piattaforma Compute Engine .
Immediata la risposta legale di Amazon, che ha avviato una causa contro Powers per la presunta violazione dei termini dell’accordo stipulato al momento del licenziamento. Al termine del suo contratto di lavoro, Powers non avrebbe potuto legarsi a qualsivoglia società concorrente, almeno per un periodo di 18 mesi .
In particolare , Amazon teme che l’esperienza maturata dal suo ex-vicepresidente si trasformi in un vantaggio competitivo per BigG. Avendo ricoperto una carica di alto profilo, Powers è a conoscenza di segreti e strategie aziendali , che non potranno in alcun modo essere trasferite nelle mani di un diretto contendente nel mercato dei servizi in the cloud.
Mauro Vecchio