Amazon non ha offerto nessuna concessione alla Commissione europea per cercare di ottenere l’approvazione dell’acquisizione di iRobot. Entro la scadenza del 10 gennaio, l’azienda di Seattle doveva rispondere alla comunicazione degli addebiti inviata a fine novembre 2023, indicando eventuali rimedi alle criticità riscontrate durante l’indagine.
Decisione finale entro il 14 febbraio
Amazon ha annunciato l’acquisizione di iRobot il 5 agosto 2022 per una somma di circa 1,7 miliardi di dollari. Prima di completare l’operazione è necessario ottenere il via libera dalle varie autorità antitrust. La Commissione europea ha ravvisato almeno due problematiche, indicate nella comunicazione degli addebiti.
La prima è legata alla piattaforma di e-commerce. Dato che per molti utenti, principalmente in Italia, Francia, Spagna e Germania, Amazon è il principale canale di acquisto dei robot aspirapolvere, l’azienda di Seattle potrebbe ostacolare la concorrenza attraverso varie pratiche, come eliminare i prodotti simili dallo store, ridurre la loro visibilità nei risultati delle ricerche, limitare l’accesso a determinati widget o etichette (“Scelta di Amazon”, “Funziona con Alexa”) e aumentare i costi sostenuti dai concorrenti per pubblicizzare e vendere i propri robot aspirapolvere.
Amazon potrebbe inoltre guadagnare di più dalle maggiori vendite dei robot aspirapolvere di iRobot, compensando le perdite associate alle minori vendite dei prodotti concorrenti. Questi vantaggi economici includono anche quelli derivanti dai dati raccolti dagli utenti di iRobot. In definitiva ci sarebbero meno scelte per i consumatori e un aumento dei prezzi.
Amazon non ha tuttavia fornito nessun rimedio alle criticità evidenziate dalla Commissione europea. La decisione finale è attesa entro il 14 febbraio. La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha approvato l’acquisizione, mentre la FTC (Federal Trade Commission) degli Stati Uniti ha avviato l’indagine all’inizio di settembre 2022.