L’uomo più ricco del mondo, colui che gestisce il colosso del mondo e-commerce, ha accettato l’invito giunto a inizio maggio dal Congresso USA per fare chiarezza su alcune questioni antitrust che riguardano il business di Amazon. Sarà la prima volta per Jeff Bezos, che stando a quanto comunicato è disposto a comparire di fronte al House Judiciary Committee.
Jeff Bezos disponibile al confronto con il Congresso
Diverse le questioni che con tutta probabilità verranno affrontate nell’occasione: dal rapporto con i business più piccoli al trattamento riservato ai lavoratori impiegati nei centri di distribuzione nel mondo, un punto quest’ultimo di cui abbiamo scritto più volte anche su queste pagine di recente in relazione alla crisi sanitaria.
A confermare l’apertura del CEO nei confronti del Campidoglio è stato Robert K. Kelner dello studio Covington & Burling che rappresenta la società, sottolineando come il gruppo sia “impegnato a collaborare con la vostra richiesta, rendendo disponibile il dirigente più opportuno per testimoniare”.
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Tra i punti da chiarire c’è anche una presunta pratica attribuita ad Amazon da un report pubblicato in aprile dal Wall Street Journal: l’azienda avrebbe sfruttato informazioni relative a venditori terzi attivi sull’e-commerce per portare avanti lo sviluppo degli articoli con il proprio marchio. A descriverla alcuni ex dipendenti.